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Per questo le due principali reti che raggruppano science centres e musei della scienza NAMES (North Africa and Middle East Science centers), ECSITE e alcuni dei loro membri (Città della Scienza di Napoli, Biblioteca Alexandrina Planetarium Science Centre, Scientific Center of Kuwait, Museo delle Scienze di Trento, Consorcio Parque de las Ciencias di Granada, il Natural History Museum di Londra e Universcience and Universcience Partenaires di Parigi), hanno lanciato un progetto che prevede la creazione di una Summer School per la Comunicazione Scientifica nell’area Euro-Mediterranea e del Medio-Oriente.

Il progetto è stato elaborato a  febbraio 2012 a seguito dell’incontro tenutosi a Città della Scienza cui hanno partecipato vari  membri di entrambi i networks, stilando una bozza progettuale condivisa. L’accordo ufficiale è stato siglato il 2 Giugno a Tolosa (Francia), nell’ambito della conferenza annuale di ECSITE e contempla la realizzazione della prima edizione della Summer School  prevista nell’autunno 2013.La summer school è rivolta al personale dei science centres e dei musei  della scienza già esistenti e ai promotori (università, autorità locali e associazioni) di nuove attività nel campo della comunicazione scientifica. Il programma di formazione  vuole dare ai partecipanti le competenze  necessarie per il management e la gestione di science centres e attività d comunicazione scientifica. Questo progetto risponde al sempre crescente numero di science centres e attività di comunicazione scientifica nel bacino del mediterraneo e nell’area del vicino oriente. La summer school rinforzerà le capacità di sviluppo di questi science centres, ma mirerà anche a rafforzare il dialogo e lo scambio tra queste istituzioni  per costruire una comunità di attori nella regione,  e massimizzare il loro potenziale come “agenti del cambiamento”. Un progetto di svliluppo dunque che intende agire localmente (come ci mostrano i comuni sforzi nel campo dell’educazione e della promozione sociale), e globalmente, visto che la scienza e la tecnologia sono da sempre il risultato di scambi sovranazionali e di metodi di lavoro condivisi.