Indagine sulle Università del Nord e del Sud

Negli ultimi anni il sistema universitario italiano è andato incontro a profondi cambiamenti. Molti meno gli iscritti e i laureati, il corpo docenti e l’offerta formativa dei corsi di studi disponibili si sono ridimensionati. Ma soprattutto è diminuito l’impegno finanziario pubblico. Sono poche le eccellenze, in un panorama generalmente mediocre, e il sistema di valutazione della qualità di un ateneo ormai si basa esclusivamente sul numero di pubblicazioni, con il rischio di lasciare a margine la funzione principale dell’Università: quella di garantire un’istruzione di livello superiore.

L’istruzione e la formazione di capitale umano qualificato, infatti, è un fattore cruciale per uno sviluppo economico solido e capace di coesione sociale. Così la Fondazione RES dedica il Rapporto di quest’anno all’istruzione universitaria attraverso un confronto approfondito fra Atenei del Nord e del Sud Italia, affrontando diverse dimensioni: le iscrizioni, le carriere e i servizi per gli studenti, l’offerta didattica e la qualità della ricerca, il trasferimento tecnologico e il contributo allo sviluppo economico dei territori, ma anche le modalità di finanziamento.

RES dipinge così un quadro di nuovi e preoccupanti divari non solo tra l’Italia e i Paesi avanzati – prima tra tutti quelli della stessa Europa – ma anche di grandi divari anche all’interno del nostro Paese: fra Nord e Sud. Il Rapporto “Nuovi divari. Un’indagine sulle Università del Nord e del Sud” analizza a fondo questa tendenza, ne indaga le cause e ne valuta le implicazioni per cercare di sviluppare politiche più efficaci e consapevoli.