La Carta di Science for Peace

La Carta di Science for Peace è un documento redatto nel 2010 da un pool di sociologi, filosofi e genetisti, teso a sfatare i miti dell’ineluttabilità della guerra. Il progetto, nato su iniziativa di Umberto Veronesi nel 2009, si è posto due obiettivi di altissimo respiro: diffondere la cultura della pace e ridurre gli ordigni nucleari e le spese militari a favore di maggiori investimenti in ricerca e sviluppo. Fino ad oggi, 21 Premi Nobel hanno aderito al movimento e sostengono gli obiettivi della Carta. Essa aggiorna i contenuti della Carta di Siviglia emanata dall’Unesco nel 1986, che intendeva dimostrare quanto fossero deboli le teorie circa la presunta “necessità biologica” ed evolutiva dell’aggressività e della guerra come attitudini umane profonde.

 “La guerra non è scritta nel destino dell’umanità“

La Carta di Science for Peace è un manifesto scientifico che sfata la tesi secondo la quale la guerra sia iscritta nei geni dell’uomo. E dal 2011, è diventata uno strumento didattico importante per diffondere una cultura di non violenza, basata su assunti scientifici per la scuola secondaria di secondo grado, grazie al contributo del filosofo della scienza Telmo Pievani, che ha elaborato 8 percorsi didattici multidisciplinari.

Nel 2013, le pedagogiste e ricercatrici Monica Guerra e Franca Zuccoli dell’Università Bicocca di Milano hanno adattato il documento per la scuola primaria, elaborando dei suggerimenti didattici per i docenti, che prevedono diversi livelli di lettura e di approfondimento. Parallelamente, le 10 dichiarazioni del documento sono state tradotte dall’illustratrice Allegra Agliardi in altrettante immagini rappresentative, provenienti dal mondo umano e animale.

 La Carta di Science for Peace è promossa sul territorio nazionale attraverso una serie di incontri rivolti a docenti in collaborazione con il MIUR, nell’ambito del Protocollo d’Intesa firmato tra Fondazione Veronesi e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.