I Musei del mare della Campania

In una città come Napoli, con una importante tradizione marinara, ci si aspetterebbe di trovare un Museo del mare. In realtà nonostante da anni siano stati fatti molti progetti per un Museo Marittimo della città, questo sogno non è ancora stato realizzato.

Ciononostante esistono in Campania piccoli musei navali di notevole interesse , ma poco conosciuti e pubblicizzati. Essi sono ospitati sia in istituzioni pubbliche che in sedi private e sono nati e mantenuti in vita grazie al lavoro di volontari ed appassionati.

In occasione dell’edizione di Futuro Remoto del 2014, dedicata al MARE, l’Associazione Amici di Città della Scienza propose d’invitare i rappresentanti dei Musei del Mare Campani a dare il loro contributo alla manifestazione allestendo una postazione con materiale informativo del loro museo.

Solo una metà degli invitati intervenne e con entusiasmo: ritenemmo questo risultato soddisfacente, alla luce delle difficoltà che sempre s’incontrano quando si vogliono portare avanti iniziative culturali innovative e no- profit, che hanno il solo scopo di sviluppare la conoscenza e creare incontri e confronti tra persone che lavorano a progetti simili.

Con la stessa intenzione, qui di seguito riportiamo le informazioni che abbiamo raccolto su questi Musei del mare, sperando di dare un contributo allo sviluppo della cultura marinara della nostra regione.

1) Il Museo Navale dell’istituto universitario navale è ospitato nella villa Doria D’Angri, sede dell’università La Parthenope (museonavale@uniparthenope.it). Il museo con i suoi 160 modelli di una collezione, in parte borbonica, di navi e parti d’imbarcazioni, strumenti nautici ed attrezzature marinaresche, offre testimonianze uniche della capacità produttiva della nostra regione un secolo fa quando la navigazione a vapore vinse la scommessa con quella a vela. E’ di questo museo la proposta di creare un museo virtuale della navigazione che renderebbe accessibile lo studio della collezione ad utenti da tutto il mondo. Una particolare applicazione di questa tecnologia digitale è stata la realizzazione di un modello digitale in 3D di un cacciatorpediniere Indomito, che ha permesso di verificare che le caratteristiche del modello storico non corrispondevano alle dimensioni in vera grandezza della nave.

2) Il Museo didattico del mare-Fondazione Tethys, www.ilmuseodelmarenapoli.it, si trova a Bagnoli all’interno dell’Istituto tecnico nautico Duca degli Abruzzi: un istituto scolastico che trae origine dalle scuole dei Pilotini rette dai Gesuiti e nate per gli orfani dei marinai. A partire del 1860, le classi del collegio divennero una sezione dell’ Istituto Tecnico Nautico e per Geometri “Della Porta” e in seguito la scuola acquistò, a partire del 1904, la sua autonomia amministrativa e didattica ed una sede propria in via Tarsia. Il Museo del Mare viene istituito nel 1992 , nella nuova sede di Bagnoli, per conservarne il ricco patrimonio di strumenti di provenienza borbonica e dell’ Istituto Della Porta. Il museo raccoglie molti strumenti di fisica acquistati per le attività didattiche, pluviometri, bussole, ottanti, sestanti,orologi solari, inclinometri per la navigazione e modelli di navi. Esso è aperto al pubblico tutti i giorni, con ingresso gratuito ed a volte sono gli allievi stessi allievi della scuola a fare da guida ai visitatori nel percorso museale.

3) Il Museo Civico di Amalfi, Istituito nel 1950 è di proprietà comunale. Il museo comprende i bozzetti di Domenico Morelli per i mosaici del Duomo di Amalfi, costumi, sestanti, mappamondi, sfere celesti che furono trovati su vascelli del ‘700 e ‘800.

4)Museo dell’Istituto Tecnico Nautico Statale “Nino Bixio” a piano di Sorrento è di proprietà statale e si trova nell’omonimo istituto scolastico. L’Istituto è stato fondato nel 1866. In seguito all’attività didattica, sono raccolte parti di imbarcazioni, modelli, strumenti nautici, e portolani del Mediterraneo.

5) Museo del Mare di Ischia, Palazzo dell’Orologio, Ischia Ponte. Il Museo, istituito nel 1996, che è di proprietà pubblica e si trova nell’antico palazzo dell’Orologio del 1759, conserva attrezzature nautiche, modelli d’imbarcazioni, antichi attrezzi da pesca degli anni ‘30. Caratteristica è la raccolta di fotografie e cartoline dal 1840 al 1860 e quella di francobolli raffiguranti elementi e materiali legati al mare, provenienti da tutto il mondo.

6) Museo del Mare dell’Istituto Tecnico Nautico “F. Caracciolo”
via P. Umberto, 40 – 80079 Procida http://www.procida.biz/museiGallerie/museodelmare.asp Il Museo, istituito nel 1833 di proprietà pubblica, è articolato in due sezioni didattiche: la prima è di tipo documentale, con una ricca bibliografia e un archivio storico della tradizione marinara di Procida, la seconda è dedicata alla tradizione religiosa legata all’attività marinara, con una raccolta di proverbi e canti popolari.

7) Museo del Mare di Pollica , MUSea( www.museovivodelmare.it). Il Museo Vivo del mare di Pioppi stato aperto al pubblico nel 1998 , è gestito dal 2013 da Legambiente. E’ ospitato presso il palazzo Vinciprova: al primo piano ospita il Museo della Dieta Mediterranea, inserita dall’Unesco nel Patrimonio Immateriale dell’Umanità. All’interno del Museo sono presenti vasche che riproducono l’habitat marino delle coste Cilentane.

8) Museo “Mario Maresca” di Meta di Sorrento.E’ un museo privato, allestito in una casa settecentesca nel centro storico di Meta di Sorrento. Fu costituito negli anni ’60 dall’ingegnere Mario Maresca, raccoglie reperti e testimonianze della navigazione a vela nella penisola Sorrentina. La collezione comprende modelli e disegni navali, oggetti dell’arte marinara, strumenti per la navigazione ed un archivio fotografico.