Scienze, Storia, Memoria: un seminario sulla matematica italiana durante il fascismo

Una delle caratteristiche di dell’Associazione Amici di Città della Scienza è quella di praticare la collaborazione con società ed enti che abbiano analoghe finalità di divulgazione scientifica e culturale. In questo caso, dall’invito rivolto da Mathesis, Società Italiana di Scienze Matematiche e Fisiche,  <http://www.mathesisnazionale.it/>, di organizzare una riflessione storica sulla matematica italiana negli anni del regime fascista, è nato il seminario  Le voci matematiche nel ventennio fascista, tra dissidenti critici e sostenitori. Un dibattito filosofico, storico e culturale, che,  ospitato dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici il 22 marzo scorso, ha rappresentato un primo momento di riflessione e di discussione  sviluppato attraverso  l’analisi di  anni drammatici nella storia nazionale ed internazionale.

Le due associazioni condividono la convinzione che non si dia un’efficace capacità di comprensione dei fenomeni sociali  senza un inquadramento storico degli stessi.  Ed è comune ad entrambi i soggetti l’abitudine a praticare un approccio interdisciplinare che faciliti, nell’indagine di fenomeni e movimenti di idee, la scoperta di nessi e di connessioni. Sulla base dell’importanza attribuita alla periodizzazione storica e all’approccio interdisciplinare, si sono quindi sviluppati i lavori coordinati da Atalia del Bene, consigliere nazionale di Mathesis. Emilia Di Lorenzo, ordinario di  Metodi  Matematici   applicati all’Economia presso l’Università  degli  Studi  di  Napoli Federico II,  ha tracciato un ritratto della comunità scientifica matematica italiana durante il regime, evidenziando come la matematica italiana sia passata dai grandi risultati dei primi vent’anni del secolo XX alla progressiva chiusura determinata dall’affermarsi delle politiche totalitarie. Passo dopo passo, i matematici, come, del resto tutti gli scienziati e gli uomini di cultura, persero autonomia e indipendenza, prima con il giuramento di fedeltà al regime imposto ai  docenti universitari, poi con le criminali leggi razziali che espulsero dal contesto scientifico e, più in generale dalla vita civile del Paese, le persone di origine israelitica. Da parte sua Francesco de Giovanni, ordinario di Algebra presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha concentrato il suo intervento sul contesto tedesco in cui la comunità dei matematici fu  parimenti privata dalle politiche del regime nazista di alcuni dei suoi più importanti esponenti.

Entrambi gli interventi hanno opportunamente sottolineato come il totalitarismo fascista e quello nazista abbiano costruito di pari passo i loro mostruosi edifici sociali, passando dalle esclusioni alle persecuzioni, contro i singoli e contro i gruppi, sino alla formulazione di concetti atroci e insensati quali quello della “matematica ariana”. Su quest’ultimo elemento si è innestato in particolare l’intervento di Ernesto Paolozzi filosofo e docente di Storia della Filosofia Contemporanea presso l’Università Suor Orsola Benincasa nonché membro del Comitato scientifico dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. Paolozzi ha sinteticamente tracciato il contesto delle culture italiane che, malgrado tutto, continuarono a opporsi al regime, sia evidenziando la forza del magistero di Croce, sia il coraggio intellettuale e il vero e proprio sacrificio di personalità come quelle di Giovanni Amendola e di Piero Gobetti. Soprattutto ha voluto sottolineare la necessità di fare in modo che la cultura nel suo insieme, senza distinzioni tra “scienze” e “scienze umane” sia un argine all’irrazionalità, al pregiudizio, all’intolleranza e a tutte le caratteristiche che alimentarono i totalitarismi e che sono oggi di nuovo pericolose.

Il successo del seminario, testimoniato dalla buona accoglienza del pubblico, spinge le due associazioni a insistere sulla strada intrapresa. In accordo all’invito di Laura Franchini, vice presidente di Amici di Città della Scienza, i relatori produrranno una sintesi completa dei loro interventi che potrà essere presto disponibile mentre ulteriori approfondimenti su questo, come su altri momenti cruciali dello sviluppo scientifico italiano, potranno essere possibili in un prossimo futuro.