ENRICH (European Network of Research and Innovation Centres and Hubs) – China è stato lanciato nell’ottobre 2017 in Cina supporta la collaborazione scientifica e tecnologica del mercato cinese a beneficio delle organizzazioni di ricerca europee e delle imprese basate sulla tecnologia, che siano start-up o PMI. ENRICH-Cina ha il suo quartier generale a Pechino, ospitata dal Centro europeo per le PMI, e un primo hub regionale a Chengdu, ospitato dall’EUPIC. ENRICH è presente anche a Bruxelles da Aprile 2018, con un ufficio ospitato da EBN, la rete europea dei Business Innovation Centres. (china.enrichcentres.eu)

 

L’intervista è di Sara Medina, Consigliere di Amministrazione di SPI- Sociedade Portuguesa de Inovação e referente del progetto ENRICH-China.

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Quali sono i principali risultati di ENRICH-China progetto fino ad ora, ci può fornire un esempio concreto?

ENRICH in Cina ha agevolato il contatto delle organizzazioni di ricerca e innovazione europee con partner affidabili in Cina che potrebbero sostenere il processo di internazionalizzazione verso tale mercato. Esistono diversi esempi di successo concreti di supporto fornito da ENRICH in Cina ai suoi clienti. Dalle informazioni di base sul mercato, fornite dagli esperti reclutati da ENRICH in Cina, fino all’apertura di uffici in Cina di aziende che hanno avviato l’interazione con il mercato attraverso missioni organizzate da ENRICH in Cina.

È stato lanciato un portfolio completo di servizi, con l’obiettivo ultimo di rispondere alle esigenze e alle priorità degli attori europei della ricerca, dell’innovazione e delle imprese nel mercato cinese. L’offerta di servizi comprende: Consulenza e Coaching in R&S, Soft Landing e Co-working, organizzazione di eventi di cooperazione, Attività di formazione per favorire i processi di Open Innovation, studi, analisi e supporto alla certificazione.

Inoltre, ENRICH in Cina ha posto l’accento sulla costruzione di una grande comunità di stakeholders STI provenienti sia dall’Europa che dalla Cina, garantendo loro la possibilità di svolgere ruoli specifici all’interno del network in qualità ad esempio di Soft Landing Zone (SLZ), External Service Provider (ESP) o come semplice Membro.

Di seguito sono riportati i principali risultati in cifre del programma di ENRICH in Cina

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La pandemia rappresenta un evento globale inaspettato, come avete perseguito la cooperazione in questi mesi di pandemia di coronavirus e come si è evoluta?

L’epidemia di COVID-19 ha rappresentato una sfida su scala mondiale e anche ENRICH in Cina non è stato esente dalle difficoltà dovute all’emergenza sanitaria. La realizzazione di alcune attività come missioni in Cina e formazione in presenza non era più possibile. Tuttavia, ritengo che ci siamo rapidamente adattati al contesto e abbiamo cercato di fornire il nostro contributo, nell’ambito delle nostre competenze e della nostra missione, alla lotta contro la pandemia. La strategia è stata quella di fare tutto in digitale e l’organizzazione di webinars è stata fondamentale per il successo di questa strategia.

In 2 mesi abbiamo organizzato 20 webinars relativi a COVID-19, riunendo esperti provenienti da Europa e Cina e affrontando una vasta gamma di argomenti. La maggior parte di questi webinars ha affrontato le opportunità di finanziamento della ricerca e dell’innovazione, promosse dalla Cina, dall’Unione Europea o da specifici Stati membri del l’UE. Ma alcuni webinars hanno affrontato aspetti non prettamente medici riguardo la pandemia (come la resilienza della città) e del contesto post-pandemico (con temi come la ripresa economica).

Quale sarà il panorama delle relazioni bilaterali per la ricerca e l’innovazione tra Europa e Cina dopo il Covid 19?

L’Europa mira a promuovere la cooperazione internazionale e a rafforzare la sua presenza nel campo scientifico e tecnologico in Cina per la crescente importanza di questo settore e le opportunità che ne derivano per gli attori europei. Non c’è dubbio che la Cina sia cresciuta molto rapidamente negli ultimi decenni, non solo economicamente ma anche in STI.

D’altro canto, ci troviamo di fronte a tempi difficili per quanto riguarda la cooperazione Europa-Cina in materia di ricerca e innovazione. Vi sono stati importanti cambiamenti nel contesto politico che riguardano la cooperazione scientifica e tecnologica tra la Cina e l’Europa, in particolare a causa dell’evoluzione della cooperazione in materia di ICT (come il tema del 5G) che pone esitazioni e diffidenza da parte dell’Europa. L’epidemia di COVID-19 riflette in qualche modo questo contesto difficile a livello politico.

Allo stesso tempo, e data questa sfida globale, in cui sia la Cina che l’Europa sono state fortemente coinvolte (poiché entrambe sono state gravemente colpite), ci sono molte opportunità di collaborazione che potrebbero essere sfruttate, per progetti congiunti e per rafforzare, in ultima analisi, la cooperazione scientifica e tecnologica tra la Cina e l’Europa (tra gli attori della ricerca e dell’innovazione).

Come stimolerete l’interesse delle organizzazioni europee e delle imprese innovative verso il mercato cinese dopo la pandemia?

Continueremo con le iniziative digitali, essenzialmente, poiché non è prevedibile che i viaggi d’affari tornino alla normalità nel breve e medio termine. Intendiamo utilizzare queste iniziative come punto di partenza per l’apprendimento reciproco e l’interazione tra gli attori europei e cinesi della ricerca e dell’innovazione. Il networking, il matchmaking e l’intermediazione continueranno ad essere i driver chiave del nostro lavoro, anche attraverso i mezzi digitali.

La Cina è un grande paese e il mercato è dinamico e diversificato. Ciò richiede soluzioni efficaci e flessibili per le imprese europee e investimenti e sostegno continui da parte di ENRICH in Cina e di altre iniziative dell’UE.