Mariano Iadanza, responsabile del Business Innovation Centre di Città della Scienza, ha partecipato il 14 aprile alla sessione inaugurale della XVI Conferenza internazionale sullo Scambio di Professionisti, a Shenzhen, nella regione centro-meridionale della Cina.
La conferenza è promossa dall’ITTN, il Network internazionale del Trasferimento Tecnologico cinese, partner chiave di Città della Scienza sui temi dell’innovazione e del supporto alle start-up italiane desiderose di penetrare il mercato asiatico.
La prima giornata dei lavori ha ospitato il Summit mondiale dei leader dell’Innovazione degli Spazi Urbani, organizzato col supporto dell’Associazione internazionale per il Management delle Città (ICMA).
Prima dell’inizio dei lavori, a testimoniare l’importanza dell’appuntamento, la delegazione guidata dall’ITTN ha avuto modo di incontrare il nuovo Ministro per la Scienza e la Tecnologia cinese, Wang Zhingang, intervenuto per incontrare i diversi espositori presenti all’evento.
A dare il via alle sessioni è stato John Zhang, segretario generale di ITTN che ha rimarcato il ruolo strategico di Città della Scienza nella costruzione di buone pratiche volte a favorire la cooperazione sino-italiana. In particolare, Zhang ha sottolineato il valore del Centro di Trasferimento tecnologico italo-cinese, costituto sotto l’egida del Ministero della Ricerca italiana (MIUR) e del suo omologo cinese MOST. Città della Scienza ospita uno dei segretariati italiani del Centro che ha un’altra sede presso l’Università degli Studi di Bergamo.
Gli interventi successivi sono stati tenuti da eminenti esponenti dell’innovazione degli spazi urbani, a partire da Yao Weike, presidente dell’Associazione per la Cooperazione scientifica e tecnologica in Cina del MOST e da David Johnstone, commissario di Candiac, città canadese nel Quebec, e attuale presidente dell’ICMA. I relatori intervenuti hanno presentato casi studi provenienti dalla Georgia, dalla Baia di San Francisco, dalla Florida, dalla Russia, dal Canada, da Israele e da diverse regioni della Cina.
Nel pomeriggio si è tenuto un focus specifico sulla cooperazione euro-asiatica, alla presenza di rappresentanti di Parchi scientifici, Incubatori e Istituzioni provenienti da diverse parti d’Europa, tra cui Italia, Serbia e Croazia, e di importanti gruppi di investimento e grandi imprese cinesi. Dopo una breve presentazione del ruolo di Città della Scienza nel promuovere i programmi di internazionalizzazione italo-cinesi, l’intervento di Mariano Iadanza si è concentrato sulle principali sfide legate al trasferimento tecnologico tra i due Paesi ed in particolare sulla necessità di adottare un approccio win win per entrambi gli attori coinvolti, da un lato il portatore della tecnologia innovativa e dall’altro le imprese, gli investitori, i partner che intendono acquisire o esportare quella tecnologia in Cina.
Iadanza si è poi soffermato sulla necessità di guardare alle sfide dell’innovazione anche in chiave sociale, valutando con attenzione l’impatto della rivoluzione tecnologica sulle comunità umane. Ha infine delineato i maggiori fattori di successo della cooperazione italo-cinese e la necessità di approcciare ai reciproci mercati attraverso la mediazione di organismi credibili e accreditati a livello governativo, quale appunto Città della Scienza.
Tra i relatori che sono intervenuti nella medesima sessione tematica, moderata da Kresmir Jurac, decano dell’Istituto Confucio dell’Università di Zagabria, va segnalato Aiming Liu, Presidente di Space Holding e Amministratore del Creative Centre di X-Lab, Laboratorio della più importante Università cinese, Tsinghua, col quale Città della Scienza ha dato vita al China-Italy Maker Space (CIMS) in occasione dell’ultima edizione della Settimana dell’Innovazione tra i due Paesi tenutasi lo scorso novembre a Pechino. A suggellare l’importanza dell’accordo, anche la presenza di Alessandra Capriglia, direttore del CIMS del Zhongguancun Innoway e responsabile dell’insediamento di startup italiane nell’Incubatore Innoway di Pechino, fiore all’occhiello dei percorsi di creazione e accelerazione di impresa nella capitale cinese.
Al termine della giornata, la delegazione ha inoltre partecipato ad un focus tematico per l’attrazione di talenti europei ed investimenti esterni nella regione di Yandu.