Da 13 anni, la Beijing Association for Science and Technology (BAST) è il partner di Città della Scienza per la realizzazione del Sino-Italian Exchange Event (SIEE), programma di internazionalizzazione dell’ecosistema regionale della ricerca ed innovazione promosso dalla Regione Campania. Funge da ponte tra la Municipalità di Pechino, la sua comunità scientifica ed imprenditoriale e l’estero. Qui riportiamo la sua testimonianza di solidarietà e vicinanza, ma soprattutto di ripartenza per una cooperazione ancora più forte.

Fondato nel 1963, il Beijing Association for Science and Technology (BAST) è un’organizzazione professionale per scienziati, ricercatori, ingegneri e altre professioni scientifiche e tecnologiche con base a Pechino. Funge da ponte di collegamento tra la Municipalità di Pechino e il personale scientifico e tecnologico cinese ed estero. Svolge un ruolo significativo nel promuovere lo sviluppo della scienza e della tecnologia a Pechino e nel mondo. Negli ultimi anni, BAST si è dedicato al servizio dello sviluppo economico e sociale della capitale, migliorando l’alfabetizzazione scientifica e fornendo personale scientifico e tecnologico altamente qualificato.

Da 13 anni il BAST è partner organizzatore ufficiale del Sino-Italian Exchange Event in collaborazione con Città della Scienza di Napoli. L’Evento è promosso dalla Regione Campania ed inserito all’interno della Settimana Cina-Italia della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione.

Prima la Cina e poi l’Italia hanno dovuto affrontare la pandemia del covid-19.  In questa particolare emergenza sanitaria, abbiamo imparato gli uni dagli altri e ci siamo supportati a vicenda. Il 2020 celebra il cinquantesimo anniversario delle relazioni diplomatiche fra i due Paesi. L’intervista mira a raccogliere informazioni ed opinioni in materia di prosieguo delle cooperazioni bilaterali dopo il covid-19.

  • Come la Cina sta uscendo da questa pandemia e come la Cina affronterà gli effetti sociali ed economici nel rivitalizzare la sua economia?

Ci permetta innanzitutto di esprimere la massima solidarietà per i colleghi, amici, i medici ed infermieri italiani. È in questi momenti che si è più consapevoli di valori come quelli dell’amicizia e della solidarietà.

L’epidemia da Covid-19 costituisce una grande minaccia per le vite e la salute delle persone di tutto il mondo ed è una grande sfida per la sanità pubblica di tutti i popoli. Facendo leva sulla sua forza istituzionale, la Cina ha controllato l’epidemia efficacemente con lo sforzo del Governo cinese, della popolazione, con la dedizione degli staff medici, dei ricercatori scientifici e dei lavoratori, così come con l’aiuto ed il supporto di molte organizzazioni e persone amiche della comunità internazionale.

Nel fronteggiare l’epidemia, i dipartimenti governativi si sono coordinati tra loro, adottando misure comuni e organizzando le imprese per rendere possibile la ripresa veloce della produzione ed espanderla. Sono state garantite scorte di materiale medico in tutto il Paese grazie ad una rete di distribuzione veloce ed unificata. Per combattere le attuali difficoltà della popolazione, i ministri competenti hanno promosso politiche tempestive per includere la diagnosi e il trattamento del Covid-19 come assistenza medica, assicurando l’implementazione di politiche come “ospedalizzazione di tutti coloro che necessitano di essere ospitalizzati, cure per tutti coloro che ne hanno bisogno”. Ad oggi la Cina ha consolidato e sostenuto il trend positivo relativo al contenere il contagio e sta concentrando gli sforzi per proporre nuove misure che siano in grado di promuovere la ripresa della produzione, l’occupazione, gli investimenti e il consumo, lo sviluppo delle medie e piccole imprese, l’assistenza di base e la riduzione della povertà, così come lo sviluppo economico e sociale.

“È imperativo per la comunità internazionale rafforzare la fiducia e agire con unità e coordinazione in modo collettivo“, così il Presidente Cinese Xi Jinping si è rivolto al summit virtuale tra leader del G20 tenutosi sul Covid-19. Durante il suo intervento, il Presidente ha esortato le nazioni a reagire collettivamente tramite il controllo ed il trattamento dell’epidemia su scala internazionale. È proprio in questo specifico momento storico che la comunità internazionale ha bisogno di cooperazione scientifica e tecnologica. È di estrema importanza che le nazioni uniscano le proprie forze per condividere informazioni ed esperienze riguardo la prevenzione e il controllo dell’epidemia, per velocizzare la ricerca e lo sviluppo di medicinali e vaccini nella speranza di ottenere una rapida scoperta che sia a vantaggio di tutti.

  • L’Italia e la Cina si sono espresse a vicenda in molte azioni di solidarietà durante queste settimane di difficoltà, quanto è importante la cooperazione nel campo della scienza e della tecnologia tra i due Paesi?

Cina e Italia sono legate da un’amicizia profonda. Il Presidente Xi Jinping ha parlato telefonicamente con il Primo Ministro Italiano Giuseppe Conte il 16 Marzo 2020. Il Presidente Xi Jinping ha sottolineato come la Cina sia pronta a lavorare con l’Italia per contribuire alla cooperazione internazionale per il controllo dell’epidemia e per la costruzione di una “Health Silk Road”. La Cina è convinta che combattendo il Covid-19 insieme, i due Paesi saranno in grado di allargare i loro rapporti di collaborazione. Il Primo Ministro Giuseppe Conte ha condiviso la sua convinzione che i rapporti di cooperazione tra Italia e Cina risulteranno ancora più forti dopo la sconfitta dell’epidemia. Città della Scienza e Beijing Association for Science and Technology (BAST) collaborano da tempo in maniera produttiva per il programma di internazionalizzazione della ricerca e dell’innovazione promosso dalla Regione Campania.  Dallo scoppio dell’epidemia, i due partners hanno mantenuto gli scambi di comunicazione, fornendo supporto l’uno per l’altro e per programmare assieme il percorso per le future collaborazioni. Apprezziamo molto la nostra collaborazione con Città della Scienza per sviluppare una piattaforma permanente di scambio scientifico, tecnologico ed economico e favorendo il coinvolgimento di istituti di ricerca e imprese. Siamo sicuri che in futuro questa collaborazione sarà ancor più forte e dinamica.

  • Cina e Italia celebrano quest’anno il 50º anniversario delle loro relazioni diplomatiche. Quali sono i vostri suggerimenti per rafforzare ancora più efficacemente la cooperazione nell’affrontare sfide globali come la pandemia di coronavirus?

Per continuare a mantenere rapporti di cooperazione regolari è molto importante effettuare scambi di informazioni regolari usando anche le tecnologie digitali e video. Dal 2009, il BAST e Città della Scienza lavorano regolarmente a distanza per discutere gli aspetti della cooperazione e concordare piani di lavoro specifici. In questi mesi dell’emergenza, il BAST ha già utilizzato i canali digitali per sensibilizzare l’importanza della prevenzione e del controllo dell’epidemia, conducendo consulenze scientifico-tecnologiche e organizzando roadshow di progetti tecnici, ecc. Allo stesso modo, abbiamo anche l’intenzione di lanciare il nostro programma di scambio nel 2020 e preparare il Sino-Italian Exchange Event.

  • Avete altri suggerimenti in merito alla collaborazione con l’Italia nel campo delle S&T?

Attualmente in Cina è necessario rafforzare il meccanismo di trasferimento tecnologico e il supporto sistemico all’innovazione scientifica e tecnologica, per garantire il buon funzionamento dell’innovazione, dell’industrializzazione e delle catene di valore della produzione, dello studio e della ricerca. Cogliendo le opportunità di questo contesto e sulla base della solida cooperazione tra il BAST e la Città della Scienza, proponiamo di rafforzare ulteriormente la cooperazione nel 2020 nei seguenti aspetti:

  • In primo luogo, organizzando regolari incontri di scambio accademico online e discussioni tecniche tra istituti di ricerca scientifica, università e imprese di entrambe le Parti aventi interessi condivisi su argomenti di interesse comune, di modo da facilitare la trasformazione di progetti di cooperazione.
  • In secondo luogo, seguendo il percorso del Sino-Italian Exchange Event, si può ulteriormente rafforzare il potenziale della cooperazione e creare congiuntamente una nuova base per l’innovazione collaborativa tra Cina e Italia.
  • Infine, allargando le aree di collaborazione in risposta ai nuovi modelli di business dell’economia digitale, e portando l’attenzione sulle tematiche relative all’emergenza, dalla biomedicina ai servizi contact-less con l’obiettivo di promuovere gli scambi tra imprese e comunità scientifico-tecnologiche di entrambi i paesi.

Non vediamo l’ora di poter ampliare la nostra collaborazione e continuare lo sviluppo della nostra piattaforma con gli istituti di ricerca, le università, le imprese, gli scienziati e il personale scientifico- tecnologico cinese ed italiano.