PRC Multimedia è un’azienda innovativa e creativa di Torino. Nata nel 2004 da un’idea d’impresa premiata al Concorso Galileo Ferraris del Politecnico di Torino, l’azienda è cresciuta nell’incubatore d’impresa Lisem dell’ateneo torinese. Offre una gamma di servizi multimediali e digitali che va dallo sviluppo di Apps per iOS o Android a prodotti web altamente professionali, alla creazione di sistemi intelligenti per la catalogazione e fruizione di beni, alla realizzazione di campagne informative e all’analisi dettagliata dei media dati.

L’intervista è di Maria Cristina Protti, fondatrice di PRC Multimedia.

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Quali sono le attività che avete sviluppato con la Cina?
In particolare ci siamo concentrati sullo studio della cultura cinese e le possibili interazioni con il mondo della cultura e dell’arte italiana. Vivendo a Shanghai, abbiamo potuto constatare l’enorme interesse e vivacità di galleristi e artisti, nei confronti della nostra arte moderna e contemporanea. In Italia d’altra parte, c’è molta curiosità e desiderio di conoscenza verso le avanguardie artistiche cinesi. Stiamo lavorando su un progetto di Museo 3.0 per rendere accessibile e fruibili le esperienze artistiche dei due paesi.
Perché oggi consiglierebbe ad un giovane startupper di intraprendere un’attività in Cina? Quali sono i benefici ma anche le difficoltà?
Sicuramente consiglierei ai giovani di fare un’esperienza in Cina prima di aprire un’attività. Conoscere le abitudini e le leggi non scritte del business cinese è importante prima di intraprendere un’attività commerciale legandosi ad un partner cinese. Un’esperienza del genere “non ha prezzo” a livello formativo, è un enorme valore aggiunto a livello di crescita personale e un bel biglietto da visita da sfoggiare, unica difficoltà la lingua che va imparata perché è il primo importante passo per entrare e conoscere davvero una cultura tanto diversa dalla nostra.
Quali impatti ha avuto l’emergenza Covid 19 sul vostro percorso e sulle attività intraprese?
Purtroppo l’impatto lavorativo è stato notevolmente negativo e i nostri progetti andranno reimpostati. Non possiamo parlare ancora di ripresa delle attività, ciò che è sopravvissuto sono le importantissime relazioni umane con gli amici cinesi che non si sono mai fermate, anzi se possibile sono diventate ancora più forti e vere.
Pensa che la cooperazione tra Italia e Cina uscirà rafforzata da questa pandemia che ha toccato ad oggi maggiormente questi due paesi? Perché?
Credo ci sia un grande legame fra i nostri due paesi, basti pensare agli aiuti che l’Italia ha mandato prima e agli aiuti che stiamo ricevendo ora dai “fratelli cinesi”. Le istituzioni e i governi, stanno a mio avviso cercando di mantenere in piedi un’economia di scambi e di relazioni fondamentali per entrambi. Penso che l’attuale situazione porterà a rendere ancora più solide le relazioni tra i due paesi: non c’è più voglia di perdere tempo prezioso ma solo voglia di costruire, credo che i rapporti più diretti ed essenziali, aiuteranno e potenzieranno se possibile, gli interscambi.