Basta una parete e l’orto è pronto. Progettare e costruire una serra intelligente per poter coltivare in casa ortaggi e verdure, uniti da questo obiettivo un team di sei studenti di ingegneria elettronica della Tsinghua University di Beijing e otto studenti del Dipartimento di Ingegneria elettrica e dell’Informazione della Federico II hanno lavorato gomito a gomito nei laboratori del D.re.a.m. FabLab (Design and REsearch in Advanced Manufacturing) di Città della Scienza. Più nel dettaglio gli studenti sono impegnati nella programmazione firmware di schede a microcontrollore per la realizzazione di serre per pareti idroponiche. Sicura, pratica e poco dispendiosa, la coltivazione idroponica permette di coltivare ogni tipo di pianta senza utilizzare il terreno e per questo sta conoscendo un grande successo nei centri urbani.

“Stiamo mettendo a punto – spiega Amleto Picerno Ceraso, coordinatore del D.re.a.m FabLab – un sistema intelligente capace di autoregolarsi per alimentare piccole coltivazioni di vegetali e ortaggi adatte a un consumo quotidiano. Grazie a sensori e algoritmi, il sistema è intelligente perché capisce i bisogni nutrizionali, per esempio di sali e minerali, delle piante e ne regola il rilascio nella serra. In questo modo gli ortaggi crescono in modo corretto, salubre e senza richiedere particolare assistenza. La tecnologia e, in particolare la manifattura avanzata, ha un impatto concreto e diffuso sulla nostra qualità di vita e questo è solo un piccolo esempio di quello che oggi è possibile fare con stampanti 3D e innovazioni già collaudate”.

Il prototipo di serra intelligente verrà presentato in occasione della Settimana Italia-Cina dell’Innovazione in programma a Napoli il 22 e 23 ottobre.  Momento centrale di un programma permanente di cooperazione tra i due Paesi, la Settimana Italia-Cina della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione è il più grande evento europeo di internazionalizzazione tra i due Paesi. L’edizione del 2018 vedrà susseguirsi il Sino-Italian Exchange Event (SIEE – XII edizione) e il China Italy Innovation Forum (CIIF – IX edizione), in programma a Napoli il 22 e il 23 ottobre, cui seguiranno il 24 e il 25 ottobre due focus territoriali tematici a Roma e a Cagliari. La manifestazione sarà inaugurata a Napoli il 23 ottobre alla presenza dei ministri Marco Bussetti e Wang ZhiGang.

La collaborazione tra gli studenti Tsinghua University e della Federico II all’interno del FabLab dello Science center partenopeo è un buon esempio del ruolo di ponte svolto dalla fabbrica digitale di Città della Scienza che, precisa Picerno Ceraso “fa da connettore tra realtà diverse e non è un semplice hub tecnologico”. Gli studenti federiciani sono stati coordinati da Giovanni Breglio, docente del Dipartimento di Ingegneria elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione.

Il workshop è il primo frutto del “Ci-Lam Joint Lab” (China-Italy Joint Lab on Advanced Manufacturing), laboratorio di ricerca e di formazione congiunto italo-cinese incentrato sui temi della Fabbrica Intelligente nato in occasione dell’edizione 2017 della Settimana dell’Innovazione Italia-Cina tenutasi lo scorso novembre a Pechino. Firmato per parte italiana dall’Università degli studi di Napoli Federico II, dall’incubatore Campania Newsteel e dall’Università di Bergamo e per parte cinese dalla Tsinghua University e la China Sci-Tech Automation Alliance (Csaa – Cluster cinese per l’Automazione Industriale che vanta al suo interno oltre 60 imprese), il Ci-Lam Joint Lab si inserisce all’interno di una piattaforma di collaborazione tra i due Paesi sui temi del manifatturiero avanzato, in linea con le azioni programmatiche del “Piano Industria 4.0” e del piano “Made in China 2025”.

Gli studenti cinesi in visita a Napoli hanno potuto far tappa anche a Bergamo. Il programma della study visit, sotto il coordinamento dell’Università di Bergamo, ha previsto principalmente delle visite di dettaglio ai laboratori dei dipartimenti di ingegneria dove gli studenti han potuto “toccare con mano” la ricerca applicata che nasce dalla collaborazione con le imprese. In tal senso, la visita ha visto la partecipazione anche del mondo associativo e imprenditoriale grazie agli interventi del distretto tecnologico Kilometro Rosso, dell’incubatore di start-up POINT e della Cosberg, impresa leader mondiale nelle soluzioni per l’automazione.

Fondata a Pechino nel 1911, la Qinghua University è una delle università più importanti in Cina, facendo parte di fatti della Lega C9, l’associazione delle nove più prestigiose università cinesi. La ricerca della Tsinghua University è finanziata soprattutto da fondi governativi. In particolare, nel campo della scienza e della tecnologia i sussidi governativi superano i tre miliardi di dollari, sovvenzionando quindi più di 1400 progetti ogni anno. Grazie agli investimenti crescenti del governo cinese nel campo dell’innovazione, della scienza e della tecnologia si prevede che la Tsignhua University otterrà un supporto ancora maggiore da parte dello Stato.

L'orto in casa? Basta una serra intelligente. Studenti cinesi e italiani al lavoro!