Servono idee, contenuti, proposte concrete su cui intraprendere progetti comuni. “La collaborazione tra Italia e Cina nella ricerca scientifica e nell’industria tecnologica rappresenta il modo più efficace per costruire una più stretta collaborazione tra i due Paesi anche su tutti gli altri fronti, a cominciare da quello culturale. Per questo abbiamo una grande responsabilità”. Valeria Fascione, assessore all’Internazionalizzazione, Start up e Innovazione della Regione Campania, si rivolge ai principali attori dell’“economia della conoscenza” regionale in occasione dell’incontro tenuto giovedì 28 giugno a Città della Scienza per la preparazione del Sino-Italian Exchange Event. Giunto alla XII edizione, il SIEE è un programma pluriennale di cooperazione scientifica e tecnologica con la Cina e, in particolare, con il BAST – Beijing Association for Science and Technology e la Municipalità di Pechino. Grazie ai risultati raggiunti, nel 2013 sulla base di un Accordo Interministeriale -sottoscritto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministero degli Affari Esteri, dall’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, dall’Agenzia per l’Italia Digitale e da Città della Scienza –  il Governo italiano decide– con la formula del back to back –  di coordinare i due eventi, il China-Italy Innovation Forum e il Sino-Italian Exchange Event, affidando la gestione del programma unificato alla Città della Scienza di Napoli gettando le basi per la Settimana Italia-Cina dell’Innovazione, la piattaforma nazionale di cooperazione in S&T verso la Cina, che si afferma per la sua capacità di concretizzare risultati e rafforzare la cooperazione tra i due Paesi.

Si tratta – precisa nell’introdurre i lavori Giuseppe Russo, segretario generale di Città della Scienza – del più importante programma europeo di internazionalizzazione con la Cina. Nato nel 2007 è negli anni cresciuto e diventato un punto di riferimento significativo per il settore perché ha sempre saputo intercettare le richieste reali del mercato di riferimento. Per questo vi invito a esprimere contributi per migliorare la qualità delle proposte che stanno emergendo per portare ad un  livello più alto di cooperazione con la Cina le tecnologie innovative del sistema regionale.

In programma il 22 ottobre a Napoli, il SIEE aprirà la Settimana Italia-Cina della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione che dal 22 al 25 ottobre si svolgerà tra Napoli, Roma e Cagliari. Al SIEE, promosso dalla Regione Campania e dalla Municipalità di Pechino, seguiranno il Forum dell’Innovazione Italia-Cina (CIIF), giunto alla nona edizione e promosso dal Ministero italiano dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Ministero della Scienza e della Tecnologia della Repubblica Popolare Cinese, e due eventi territoriali rispettivamente a Roma e Cagliari il 24 e 25 ottobre. (Vai al programma link: http://www.cittadellascienza.it/cina/week2018/programma/)

I temi su cui si concentreranno round-table, seminari e workshop saranno quelli del Piano nazionale di Specializzazione Intelligente, e quindi Industria sostenibile, Energia e ambiente, Salute, Alimentazione, Qualità della vita, Smart Communities e sistemi di mobilità intelligente, Turismo, Patrimonio culturale e industria della creatività, Aerospazio e Difesa. Una volta definite le tematiche l’incontro è servito per raccogliere le proposte mettendo a confronto atenei, organismi pubblico-privati, spin off e enti di ricerca, tra cui Bio.cam Scarl, Campania Bioscience, vari istituti del CNR come l’Istituto di Chimica Biomolecolare, l’IPCB – Istituto per i Polimeri Composti e Biomateriali, l’IREA, Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente, l’ISASI – Istituto di Scienze Applicate e Sistemi Intelligenti, il DAC-Distretto Aerospaziale della Campania, DATTILO – Distretto Alta Tecnologia Trasporti e Logistica, Marea Scarl, il Most, il Consorzio Ritam, Il Distretto per le Energie Rinnovabili “Smart Power System”, il Distretto STRESS S.c.ar.l. (Sviluppo Tecnologie e Ricerca per l’Edilizia Sismicamente Sicura ed ecoSostenibile), Sviluppo Campania, la Stazione Zoologica “Anton Dohrn”, spin off come Top-in, le università Federico II, la Vanvitelli, la “Parthenope” e L’Orientale.

Un impegno particolare – evidenza l’assessore Fascione – verrà dato alle startup. E’ il terzo anno che prepariamo un roadshow con startup mature, con una strattura già consolidata  per poter essere appetibili a un mercato come quello cinese”.  Le start-up avranno l’opportunità di incontrare investitori e cinesi nell’ambito dell’Italy-China Best Start-up Showcase.

Sebbene in fase ancora preliminare, sono già molti i riscontri forniti dal mondo regionale dell’innovazione. Anche da parte di chi ha già avuto modo di partecipare e raccogliere dei frutti dal programma di collaborazione. Particolarmente significativa da questo punto di vista la testimonianza di Marco Borra, Borra Marco, responsabile dell’International Cooperation and Strategic partnership della Stazione Zoologica Anton Dohrn. “Queste azioni danno i loro frutti, dopo due missioni in Cina un nostro ricercatore è diventato partner di una stazione marina cinese. La Cina sta investendo moltissimo sullo shipping, collaborare con loro ci consente di accedere a ecosistemi incredibili”.

Dello stesso segno la testimonianza di Luigi Ambrosio, direttore dell’IPCB – Istituto per i Polimeri Composti e Biomateriali del CNR di Napoli, che ricorda come grazie alla collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri italiano e il Ministero della Scienza e della tecnologia cinese si siano potuti mettere a sistema non solo singoli progetti di ricerca ma si siano inaugurate iniziative di trasferimento tecnologico. “Nostri ricercatori – afferma Ambrosio – lavoreranno presso il Centro tecnologico di Shanghai”.

Sulle relazioni accademiche sempre più strette tra Campania e Pechino è significativo il rilievo di Massimiliano Campi, delegato per la Federico II sui rapporti con la Cina, che sottolinea come negli ultimi tre anni l’ateneo federiciano diventata la quarta università italiana in termini di accordi con la Cina e la settima in termini di pubblicazioni scientifiche congiunte.