Da un lato una crescente capacità produttiva, grazie al balzo consentito da computer e robot, dall’altro la perdita progressiva di posti di lavoro dovuta all’automazione (un recente studio dell’Università di Oxford ipotizza che fra una ventina d’anni quasi la metà dei lavori potrebbero essere svolti da macchinari di vario tipo). Sono ben evidenti le conseguenze del cambiamento introdotto dalla Rivoluzione Tecnologica: in particolare il problema della perdita di posti di lavoro, che colpirebbe, secondo molti economisti, soprattutto la classe media. Riusciranno le macchine, come è stato in passato, a riaggiustare il sistema creando nuove opportunità e nuovi posti di lavoro (in fondo anche nelle nostre società gran parte dei lavori attuali non esistevano un secolo fa)? Oppure il fenomeno diventerà patologico, perché la massa di persone che perderà la corsa contro la macchina sarà molto superiore al numero di coloro che riusciranno a inserirsi nel nuovo mondo tecnologico?

Lorenzo Pinna lavora da oltre 30 anni nell’ambito della divulgazione scientifica, realizzando centinaia di servizi e inchieste televisive per i programmi di Piero Angela. Dirigente RAI fino al 2013, è attualmente giornalista indipendente e scrittore, occupandosi di temi del futuro. A giugno è uscito il suo ultimo libro Uomini e macchine. La sfida dell’automazione (ed. Bollati Boringhieri).