Laboratorio Porte Aperte
Ore 9.30 – 13:00
Negli anni successivi alla seconda guerra mondiale riprende vigore in modo molto massiccio l’emigrazione italiana diretta all’estero. Alla ricerca di lavoro e di migliori condizioni di vita, sono milioni gli italiani che si dirigono fuori dai confini, in Europa e oltreoceano. La Campania è investita in modo molto forte da questo fenomeno, non solo perchè moltissimi suoi cittadini emigrano ma anche perché la città di Napoli è uno dei luoghi di transito da cui passano gli emigranti – meridionali in genere e non solo campani – prima di partire. Il Ministero del lavoro e della previdenza sociale con l’obiettivo di assistere e monitorare le partenze apre in tutta Italia diversi centri, chiamati “centri nazionali di emigrazione”. Uno di questi, tra i primi a nascere all’indomani della guerra, ha sede a Napoli. Vi transitano coloro che si imbarcano sulle navi diretti oltreoceano ma anche coloro che sono diretti in Gran Bretagna e in altre destinazioni europee. Gli emigranti sono prima visitati ed esaminati e poi eventualmente selezionati direttamente da commissioni provenienti dall’estero: Napoli ancora una volta diventa luogo di frontiera, in cui prendono avvio percorsi migratori diretti in tutto il mondo. L’iniziativa proposta ha come obiettivo la ricostruzione – attraverso relazioni di storici e documentazione video originale – delle attività del centro napoletano, che aveva sede nella zona di Bagnoli all’indomani della guerra e nel 1955 si trasferirà nella zona della Marina (di fronte al parcheggio Brin). L’obiettivo è quello di restituire la consapevolezza storica dei fenomeni migratori e la loro centralità per il territorio napoletano, fenomeni così presenti nella cronaca dell’attualità
A cura di: Cnr – Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo – Programma Firb Miur Frontiere mediterranee, in collaborazione con il liceo classico Umberto I
Per info e prenotazioni 333.293.03.13 – http://www.issm.cnr.it