Dieta mediterranea: patrimonio di stili di vita e pratiche sociali

Dieta mediterranea: patrimonio di stili di vita e pratiche sociali
Dieta mediterranea: patrimonio di stili di vita e pratiche sociali
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Quanti sanno che la dieta mediterranea è nata in Campania, per l’esattezza nel Cilento? Questo modello nutrizionale, proclamato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità il 15 Novembre 2010, è considerata un vera e propria ricetta di longevità con benefici non solo per la salute umana, ma anche per l’ambiente e la società. A scoprirla nel 1951 è stato lo scienziato americano Ancel Keys che visse per un lungo periodo nel Cilento a Pioppi. Keys definì il Cilento come il “Triangolo della Lunga Vita” proprio perché in questo territorio si registravano alti tassi di longevità. Da molti studiosi, inoltre, la dieta mediterranea è definita la “dieta del cuore” per gli effetti benefici sul sistema cardiovascolare. Più che di un insieme di alimenti quali pane, pasta, verdure, insalate, legumi, frutta fresca e secca, la vera forza della dieta mediterranea si può rintracciare soprattutto nello stile di vita. Non si può infatti ridurre la complessità delle abitudini alimentari a un semplice elenco di nutrienti, dimenticando totalmente le pratiche sociali. Questa è la prospettiva con cui leggere il progetto della Piramide Universale della dieta mediterranea sviluppato da MedEatResearch, il Centro di Ricerche Sociali sulla Dieta Mediterranea dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli diretto dall’antropologo Marino Niola. Per comprendere l’aspetto sociale della dieta alimentare ci si può soffermare su 7 parole chiavi. Innanzitutto la convivialità intesa come il vivere insieme e il mangiare all’aperto in famiglia. Lo stare insieme è fondamentale anche nel momento in cui si cucina per trasmettere le tradizioni e il patrimonio culturale millenari della dieta mediterranea. Altro concetto chiave è il rispetto della stagionalità degli alimenti che è essenziale per contribuire attivamente alla riduzione dell’impatto ambientale e allo stesso tempo avere prodotti più saporiti. Importante anche l’attività fisica che aiuta a essere in salute e prevenire malattie come l’obesità. Altre parole chiave della piramide alimentare social sono la scuola, intesa come ambiente in cui imparare a conoscere l’importanza della dieta mediterranea come patrimonio dell’umanità, e la pratica virtuosa di ridurre gli sprechi per preservare la sostenibilità della filiera alimentare.

 

Qual è il valore sociale ed economico che possiamo attribuire alla dieta mediterranea? Quali sono i riti sociali che pensate possano essere inclusi nella Piramide Universale della dieta mediterranea? E infine, quali sono le vostre “ricette della longevità”?

 

*L’immagine in evidenza è ripresa da Flickr

12 Commenti

  1. Penso che la dieta mediterranea debba essere valorizzata sempre di più.

  2. Mangiare sano, mangiare mediterraneo. Cultura, sapori e odori che riconciliano con il corpo e lo spirito.

  3. La dieta mediterranea è un patrimonio dell’umanità che pochi conoscono davvero. Grazie ai ricercatori che lavorano per valorizzare questo importante bene comune

  4. Si fa presto a parlare di Dieta Mediterranea… connubio di sapori ma soprattutto di proprietà organolettiche necessarie alla nostra salute, come le vitamine le proteine i sali minerali fino ad arrivare ai tanto demonizzati carboidrati. Il corpo ha bisogno di ogni singolo elemento nutrizionale anche dei grassi… quelli “buoni”; ed è questo il motivo che ha reso la Dieta mediterranea la migliore… perché la più completa. Se poi alla completezza della suddetta si aggiungono Storia nazionale e regionale dei piatti con ricette ancora oggi utilizzate nelle nostre cucine, qualità delle materie prime grazie a controlli di filiera in linea generale rigidi, si ottiene il non plus ultra in termini qualitativi, di quella che per antonomasia è la migliore Dieta in circolazione.

  5. Molte persone, in particolare donne, tendono a svalorizzare la dieta mediterranea pensando, erroneamente, che questa, essendo ricca di carboidrati e grassi, porti più facilmente all’obesità. Ma il piatto di pasta, quanto un qualsiasi altro cereale, è da considerare un problema da evitare? In realtà i cereali, se consumati in piccole quantità, portano benefici come la riduzione di stress grazie alle proprietà calmanti dei carboidrati che però regalano anche vitalità.

  6. La dieta mediterranea, accompagnata anche da attività fisiche e da uno stile di vita sano, possiede tutte le caratteristiche necessarie per avere un giusto rapporto di sostanze nutritive e per vivere in salute e benessere. Inoltre questa ha anche un valore storico e culturale che coinvolge la persona attraverso il gusto.

  7. Ricordiamoci sempre il rispetto della stagionalità, se la natura ci offre i suoi frutti solo in determinati periodi ci sarà un motivo! Grande Giovanna, ottimo articolo!

    • Brava Urania, hai fatto benissimo a ricordare l’importanza della stagionalità dei frutti, un aspetto spesso sottovalutato!

  8. Quest’articolo riguardante la dieta mediterranea è molto approfondito e interessante perché offre al lettore un quadro completo su di essa dal punto di vista nutrizionale e sui benefici che vanno oltre la dieta stessa, per esempio sullo stile di vita e anche dal punto di vista sanitario.

  9. Con la locuzione dieta mediterranea si vuole indicare un regime alimentare da seguire giornalmente ; tale dieta consiste in una piramide alimentare fatta di tutti gli alimenti da mangiare tutti i giorni in modo bilanciato: ad esempio cereali, frutta, verdura, legumi, noci, olio di oliva,formaggi e latticini.

  10. mangiare sano è uno stile di vita

  11. A differenza del regime alimentare americano, basato principalmente su fast food e grassi, la dieta mediterranea appare il miglior tipo di alimentazione: è basato infatti sull’assunzione di cibo stagionale. Ciò che la natura ci offre in un determinato periodo è infatti il miglior tipo di prodotti da scegliere. L’ Italia è uno dei paesi con il miglior modo di mangiare in termini di qualità e grassi. La più bilanciata. Complimenti per la signora della sala.

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