La smart city tra innovazione e sostenibilità

La smart city tra innovazione e sostenibilità
La smart city tra innovazione e sostenibilità
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Negli ultimi anni  le grandi città hanno subito grandi cambiamenti. Oggi è sempre più frequente parlare di smart city o città intelligente facendo riferimento all’insieme di strategie per l’ottimizzazione e l’innovazione dei servizi pubblici grazie alle nuove tecnologie della comunicazione, della mobilità, dell’ambiente e dell’efficienza energetica. Il vero cambiamento è guardare alle città come organismi viventi con una propria struttura, delle specifiche funzioni e squilibri. Per questa ragione diventa necessario avere cura del metabolismo delle città e indirizzare la loro crescita nella prospettiva della sostenibilità, adottando un approccio sistemico per integrare e replicare le soluzioni messe in campo. La partita della sostenibilità punta a migliorare la qualità della vita e soddisfare le esigenze di cittadini, imprese e istituzioni. Le smart city del futuro non dovranno quindi solo fornire servizi innovativi e tecnologici, ma offrire nuove risposte alle più diverse esigenze: dall’assistenza alla sicurezza, dalla qualità all’innovazione, dalla partecipazione alla mobilità. Le città, soprattutto quelle di grandi dimensioni, sono i centri di flussi e reti globali. Per assicurare un futuro sostenibile e smart le città devono diventare dei sistemi circolari basati sul riciclo, sul recupero e sul riutilizzo di risorse, beni e servizi.

 

Come lavorare quindi per rendere le nostre città smart e allo stesso tempo sostenibili? Un modello proposto da The European House – Ambrosetti  suggerisce quattro aree fondamentali su cui lavorare:
Pianificazione territoriale gestita secondo una logica unitaria e di raccordo tra centro e “periferia”
Riqualificazione urbana basata sul riutilizzo del patrimonio esistente, valorizzazione di quartieri a rischio degrado sociale
Sostegno all’innovazione tramite lo sviluppo di ecosistemi accessibili, sostenibili e interconnessi che favoriscano la creazione di nuove imprese e filiere produttive innovative
Mobilità e trasporto pubblico ripensati in chiave di mobilità smart: sensoristica stradale, open data, condivisione di auto e bici, strumenti fluidi come smart card per accedere con lo stesso documento a diversi mezzi di trasporto.

 

Come sarà la città del domani? Quali i servizi capaci di migliorare la qualità della vita urbana? Ci sono già nelle nostre città iniziative e progetti innovativi che migliorano la qualità della vita?

 

*L’immagine in evidenza è ripresa da Flickr

5 Commenti

  1. Interessanti prospettive.

  2. Soluzioni di smart city dovrebbero essere adottare in tutti i paesi il prima possibile affinché si possa migliorare la vita dei cittadini e rendere le città più sostenibili.

  3. Credo che in Europa siano già numerose le smart city da cui dovremmo prendere esempio; certo il numero di abitanti in relazione alla superfice territoriale ci vede svantaggiati ma con una buona applicazione del modello di Ambrosetti (molto semplice e coinciso) e la rieducazione dei cittadini ai nuovi metodi all’avanguardia che la scienza ci ha messo a disposizione sono sicura che Napoli, capitale della cultura e terza città d’Italia in ordine di grandezza possa diventare una delle più “smart” in Europa.

  4. Credo sia un’iniziativa intelligente e comunque fondamentale nella società odierna. Sebbene nella mia città servizi di smart city scarseggiano, spero che presto ci siano dei cambiamenti e potremmo così diventare una città bella e organizzata da tutti i punti di vista.
    Infatti oggi,a Napoli, il raggiungimento di determinati luoghi in determinati orari è quasi impossibile o comunque richiede tempi assurdi,dunque per vivere “meglio” basterebbero dei servizi funzionanti regolarmente.
    Si tratta dunque del problema fondamentale della mia città ,così ricca di bellezza, ma che tuttavia si differenzia dalle “SMART CITY” europee.

  5. In questo articolo si parla dell’importanza del progresso inteso come pregresso cittadino. Una città moderna e sostenibile, che guarda anche alle periferie è indice di una vita di alta qualità e di un’ottima inclusione sociale: un appianamento delle divisioni tra le varie classi sociali attraverso assistenza alla sicurezza, innovazione, partecipazione e mobilità. La tecnologia che guarda al futuro, che ottimizza i tempi quotidiani, che abbatte le barriere ma, allo stesso tempo, la tecnologia che preserva il passato, la storia, la cultura.
    Pianificazione culturale, riqualificazione urbana, sostegno all’innovazione, mobilità e trasporto pubblico: un nuovo modo di guardare alle città, rispettando l’ambiente e le opere.

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