Un telescopio sottomarino per studiare i neutrini

Un telescopio sottomarino per studiare i neutrini
Un telescopio sottomarino per studiare i neutrini
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Nel Mediterraneo si va a caccia di neutrini grazie a KM3NeT, il più grande telescopio sottomarino per l’osservazione dei neutrini cosmici. KM3NeT è costituito da tre rilevatori di particelle, formati ognuno da una matrice di moduli ottici, ancorati al fondale a una profondità di circa 3-4 km. Uno dei 3 rilevatori sarà installato in Sicilia, in provincia di Siracusa, mentre le altre due strutture a Tolone in Francia e a Pylos in Grecia. Obiettivo del telescopio sottomarino è rilevare le sorgenti dei neutrini cosmici e determinarne la massa, ma anche scoprire i segreti della nostra Galassia. Ma cosa sono i neutrini? Si tratta di particelle subatomiche, prive di carica elettrica e con una massa molto piccola, che si generano durante esplosioni di supernove, collisioni stellari e reazioni nucleari nell’Universo. Durante il loro viaggio nello spazio queste particelle non interagiscono con la materia o con i campi magnetici e ciò li rende degli importanti messaggeri di tracce di eventi avvenuti nello spazio profondo. Allo stesso tempo, però, i neutrini sono difficili da individuare. Per questo motivo sono stati realizzati i rilevatori subacquei per usare l’acqua del bacino del Mediterraneo come bersaglio per i neutrini. Le particelle subatomiche entrando in contatto con le molecole dell’acqua producono particelle secondarie che a loro volta, mentre attraversano l’acqua marina, producono una luce blu chiamata Luce di Cherenkov. Una volta che questa radiazione si propaga nell’acqua, essa sarà captata dai rilevatori del telescopio.

Un contributo importante al progetto KM3NeT è dato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, di cui fa parte anche la sezione di Napoli. A Futuro Remoto l’INFN- Sezione di Napoli sarà in piazza e curerà l’esposizione delle strumentazioni usate per rilevazione di particelle subnucleari e nucleari.

 

Quali misteri ci potrebbe aiutare a risolvere la rilevazione dei neutrini? Chi conosce gli studiosi che hanno per prima scoperto e studiato queste particelle subnucleari?

 

*L’immagine in evidenza è ripresa da Flickr

4 Commenti

  1. Per maggiori dettagli si invita alla visione del materiale seguente

    http://vimeo.com/116656904
    http://www.youtube.com/watch?v=as-mtY4Ov_A&sns=fb
    https://www.youtube.com/watch?v=tR8jwgG6uzk&feature=youtu.be

    • Grazie per la condivisione di questi materiale che possono aiutare a capire meglio il progetto

  2. Interessantissima l’iniziativa intrapresa da team del KM3NeT, soprattutto per aver scelto il Bacino del Mediterraneo come location dell’esperimento. Fondamentali si riveleranno i dati ottenuti da KM3NeT che, combinati ai già sorprendenti dati ottenuti dagli esperimenti OPERA e ICARUS di un progetto ancora una volta con sede italiana, il CTGS , CERN Neutrinos to Gran Sasso, potrebbero mettere in crisi quanto ipotizzato da Albert Einstein quasi 100 anni fa . La conferma ulteriore della natura massiva dei neutrini, e della loro velocità superiore a quella luce, obbligherebbe ad una drastica revisione della concezione attuale della Fisica.

  3. è una scoperta sensazionale e innovativa, dato che da sempre l’uomo desidera conoscere la storia dell’universo.

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