Un’esperienza immersiva dei siti archeologici con M.A.R.A.

Un’esperienza immersiva dei siti archeologici con M.A.R.A.
Un’esperienza immersiva dei siti archeologici con M.A.R.A.
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Come trasformare la visita di siti archeologici in un’esperienza immersiva in grado di coinvolgere in prima persona i visitatori? Una soluzione è far diventare i propri smartphone delle guide 2.0 facili da usare e estremamente personalizzabili. Un esempio è M.A.R.A. Mobile Augmented Reality In Archaeology, un prototipo per la fruizione assistita di siti archeologici attraverso dispositivi Android sviluppato dal Dipartimento di Lettere e Beni Culturali (DILBeC) e dal Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione (DIII) della Seconda Università degli studi di Napoli. L’obiettivo è fornire ai visitatori, direttamente sul posto e con l’aiuto del solo dispositivo mobile, tutti gli elementi necessari per conoscere aree o monumenti spesso difficilmente comprensibili, perché conservati solo in minima parte. Un’ applicazione di questi servizi innovativi è stata sperimentata presso il Museo Archeologico Virtuale e il Parco Archeologico del sito dell’ antica Norba e anche all’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere, il secondo anfiteatro più grande sopravvissuto fino ai nostri giorni, e i cui resti non consentono di capire facilmente l’aspetto e la struttura architettonica di un tempo. Come aiutare quindi i visitatori a orientarsi nei siti archeologici e ad avere una un’esperienza adeguata alle proprie aspettative? Il software M.A.R.A. mette a disposizione una serie di contenuti multimediali in base agli interessi di ciascun visitatore, crea itinerari in funzione del tempo a disposizione, alla posizione dell’utente e alle informazioni più interessanti. Sul proprio smartphone il visitatore può in questo modo avere una mappa del sito, i suoi punti d’interessi ovvero luoghi di particolare importanza accompagnate da diversi contenuti multimediali descrittivi e applicazioni di Realtà Aumentata e Virtuale che ricostruiscono il possibile aspetto originario dei resti. C’è poi anche anche la possibilità per gli utenti di selezionare i contenuti multimediali scattando una fotografia, che, analizzata dal sistema, è usata per ricercare eventuali contenuti multimediali collegati al punto fotografato.

M.A.R.A vi aspetta nel dome Comunico ergo sum. Curiosi? Vi aspettiamo!

Conoscete altri servizi innovativi presenti nei siti archeologici o complessi museali campani? Qual è l’impatto delle nuove tecnologie sull’esperienza del visitatore?

* L’immagine in evidenza è stata fornita dalla dott.ssa Giuseppina Renda

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