Tecnologia e makers a lavoro per le comunità

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ll makerspace hub.dxf di HUB s.p.a e la Technocultures Research Unit dell’Università degli Studi di Napoli ‘L’Orientale’ ha sviluppato diversi progetti che dimostrano come l’innovazione dei makers può portare reali benefici per le comunità. Creatività, progettazione, prototipazione sono le chiavi che riescono ad attivare nuovi processi culturali e sociali nel mercato e nella società. Ecco ad esempio il progetto ‘Open Rehabilitation Prototypes’: prototipi personalizzabili, hardware e software open source e a basso costo utilizzabili in diversi casi di disabilità psico-fisica e alternativi alle soluzioni terapeutiche disponibili sul mercato non proprio “accessibili” per tutti. In questa direzione si può leggere anche  Tobe System un sistema di dispositivi ideato per  prendersi cura di bambini con problemi di salute cronici e degenerativi. Tobe, costituito dal Mini Pc portatile dotato di intelligenza artificiale e periferiche quali un casco e un bracciale interattivo, ha diverse funzionalità che consentono a genitori, medici, operatori e tutor di partecipare attivamente al processo di guarigione dei piccoli pazienti. Grazie a Tobe si possono condividere in rete le informazioni, fornire ai medici informazioni e dati sul decorso della malattia e sull’esito della terapia, inviare dati utili alla comunità scientifica per incentivare la ricerca e informare i genitori e la scuola sullo stato di salute dei piccoli. Anche lo stesso bambino sarà in grado di capire meglio le terapie riducendo il proprio lo stress emotivo attraverso un’interfaccia grafica semplice e intuitiva. Tecnologia che ispira cambiamenti positivi nella società la ritroviamo anche in Ortuino, altro progetto di hub.dfx. In questo caso si tratta di un kit “intelligente” da orticoltura per bambini che nasce con l’obiettivo di invitare i bambini e le famiglie ad avere maggiore contatto con la natura dal momento che la maggior parte delle città italiane conta sempre meno spazi verdi.  Ortuino consiste in un vano di legno, un kit di semi e un microprocessore Arduino/Genuino, programmato per il monitoraggio dell’esposizione solare e dell’umidità del terreno.

I maker di hub.dfx parteciperanno a Futuro Remoto esponendo i loro lavori nel dome “IV Rivoluzione Industriale”. La loro esperienza è l’esempio di come il fenomeno “making” riesce a costruire relazioni tra le nuove tecnologie e lavori tradizionali per innescare un cambiamento positivo nella società.

In che modo il mondo il mondo dei maker può sviluppare innovazione a beneficio delle comunità?

 

* L’immagine in evidenza è stata fornita dal dottor Antonio Mele

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