Padiglione Marie Curie

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L’edificio Marie Curie è realizzato in mattoni di tufo a faccia vista e ha come elemento di chiusura una capriata realizzata in travi in legno. Grazie alla sua notevole altezza e alle ampie vetrate, lo spazio è stato spesso utilizzato per ospitare mostre di artisti italiani e internazionali e allestimenti prestigiosi.
Resta a testimoniare questa funzione d’uso e come memoria l’opera del celebre artista Sol Lewitt realizzata nel 1996 sulla parete occidentale della sala dedicata alla didattica. Grandi opere geometriche posano come testimonianza e fonte d’ispirazione per tutti coloro che avranno l’opportunità di usufruire di questi spazi.

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Un’esaustiva descrizione dell’opera è posta nel medesimo luogo: Posizione di un cerchio, Posizione di un Triangolo e Posizione di un Quadrato. La scelta della location del nuovo FabLab riflette la sincera volontà di preservare il genius loci e la memoria stessa di questo luogo. L’idea è che la sensibilità artistica e artigiana sia preservata e affiancata ad una visione contemporanea, più indirizzata sul versante tecnologico ed industriale.

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Altre opere d’arte hanno riempito gli ampi spazi del Padiglione Marie Curie nel corso degli anni: da quella sugli antichi strumenti scientifici provenienti dalla lontana Cina, “Invenzioni rivoluzionarie dall’Antica Cina”, alla cui inaugurazione ha presenziato anche il ministro Giannini, alla più recente mostra “Cuccioli e Uova di dinosauri”, di tema naturalistico, con focus sulle creature preistoriche. Ultimamente si è tenuta invece la mostra fotografica “Messa a fuoco”. Quest’ultima ha vantato la compresenza di opere di grandi maestri della fotografia, il napoletano Mimmo Jodice, Antonio Biasiucci, Fabio Donato e Raffaela Mariniello, tutti chiamati a confrontarsi sul tema del drammatico incendio avvenuto il 4 Marzo a Città della Scienza. “Messa a fuoco” è stata l’ultima esibizione realizzata nel padiglione Marie Curie prima che questi spazi fossero utilizzati per le attività del nascente FabLab riposizionando le opere nel complesso di Città della Scienza.

Un approfondimento:
MESSA A FUOCO. Lo sguardo di 4 fotografi per Città della Scienza

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Progetto “Città della Scienza 2.0: Nuovi prodotti e servizi dell’economia della conoscenza” finanziato dal MIUR a valere sulle risorse del FISR – Delibera CIPE 35/2014 – CUP: G64B140000100005.