ENVIRONMENTAL DIALOG
Art at Città della Scienza

Spuntoni di legni neri che puntano dritti al cielo, estintori bruciati da cui escono archi di schegge di vetro che si riversano in una vasca delimitata da vecchi refrattari, un tormentato groviglio di ferri deformati che si allunga sul prato a mo’ di drago.

Unico filo conduttore, i processi di trasformazione, ferita e rigenerazione che possono verificarsi nella materia e negli esseri umani per effetto di un trauma, come lo sono stati il tragico incendio che ha distrutto il science centre o le tragedie avvenute nel Mediterraneo.

Le emozionanti istallazioni sono state presentate al pubblico, a Città della Scienza, nell’evento conclusivo del TechnologyBiz event, la sera di giovedì 18 giugno.

Le installazioni e la performance che le accompagnava sono state il momento finale del site-specific project svoltosi a Città della Scienza dal12 al 18 giugno.

Il progetto, proposto e ideato dalla prof. Mariella Poli delCalifornia College of Artsdi San Francisco USA, in collaborazione conCittà della Scienza, con laSeconda Università degli Studi di Napolinell’ambito del corso “Bio-innovation Design” tenuto da Carla Langella e con gli attori Fabio Cocifoglia e Enrico De Capoa della CooperativaLe Nuvole, rientra nel corso “Summer Study Abroad: Italy” della prof. Mariella Poli.

Vi hanno preso parte 15 studenti del California College of Arts di varie discipline (film, fotografia, scultura, writing, performance, design interno e design industriale) e 15 studenti del Corso di Laurea in Design per l’Innovazione della Seconda Università degli Studi di Napoli, oltre ad alcuni migranti di varie provenienze coinvolti attraverso la cooperativa Dedalus.

 

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