In 1000 per l’Open BioMedical Initiative

Più di 1000 partecipanti, per lo più giovani, studiosi e ricercatori provenienti da tutta Italia, a Città della Scienza, nel pomeriggio del 11 e 12 aprile per la presentazione ufficiale della Open BioMedical Initiative (OBM), organizzazione no-profit strutturata in una comunità globale attiva nel campo dell’applicazione di tecnologie low-cost, Open Source e di Stampa 3D al settore Biomedicale. Luigi Amodio, Direttore Generale di Città della Scienza, ha sottolineato nel suo intervento di benvenuto, la sintonia con questa iniziativa, anche alla luce della prossima apertura del FabLab di Citta’ della Scienza e di Corporea, il Museo del Corpo Umano.

L’Open BioMedical Initiative è nata ad aprile 2014 da un’idea di uno studente di Ingegneria di Ancona Bruno Lenzi, 26 anni. Cellule della community sono stati inizialmente 5 ragazzi italiani, età media 25 anni. Oggi, a distanza di un anno, sono quasi 100 in tutto il mondo.

La comunità 3.0 è composta principalmente da volontari accomunati da passione e competenza che condividono il sogno di cambiare il volto della Biomedica, all’insegna del significativo motto ‘We Help’. Obiettivo è realizzare progetti capaci di aiutare le persone in modo concreto ed innovativo grazie all’open source ed alla stampa 3D, al più basso costo possibile, rendendo i dispositivi biomediacali accessibili a chiunque indipendentemente dalla posizione geografica e dalla disponibilità economica. OBI agisce nell’ottica di una Biomedica non sostitutiva ma integrativa di quella tradizionale, che consideri l’attuale stato dell’arte delle Tecnologie BioMedicali commerciali affiancandosi ad esse e rendendole accessibili senza distinzioni.

Nel corso del workshop a Città della Scienza hanno lavorato concretamente alla progettazione e realizzazione in 3D. La scelta di Città della Scienza di ospitare e collaborare a questo lancio è sinergica rispetto alle iniziative su cui lo science centre sarà impegnato nel prossimo futuro: l’apertura nel 2016 di Corporea, primo museo interattivo italiano interamente dedicato al corpo umano, e il progetto FabLab, nuova officina/laboratorio di advanced design e fabbricazione digitale, di prossima apertura, in cui si svolgono attività di ricerca, sviluppo, alta formazione, educazione sulle tecnologie e metodologie ‘maker’. L’obiettivo generale è sperimentare un sistema evoluto di progettazione e produzione che possa essere utilizzato sia in ambito museale che in altri contesti – anche industriali – e che rappresenti nel contempo una piattaforma per lo sviluppo di competenze, nuove professionalità e imprese innovative nel settore della fabbricazione digitale.

L’Open BioMedical Initiative è inoltre una realtà sinergica anche con le aziende ad alto contenuto di innovazione tecnologica che sono ospitate nell’Incubatore di impresa di Città della Scienza, lo spazio dedicato alle startup, – riconosciuto dal marchio comunitario EC-BIC, membro della rete BIC Italia Net e nodo della Rete Re – modello originale nel panorama italiano, che fornisce un’assistenza sul business developement alle giovani imprese.

blog.startupitalia

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