Presentata la 31esima
edizione di Futuro Remoto

Sempre più vicino l’inizio di Futuro Remoto 2017 – Connessioni – la cui presentazione è avvenuta venerdì 19 maggio, all’Università Federico II di Napoli – . Dopo il successo dell’edizione 2016, che ha raggiunto la cifra record di 230.000 visitatori, il grande villaggio della scienza sarà dedicato quest’anno al tema Connessioni, perché generare incontri e connessioni è lo spirito che caratterizza l’intera manifestazione: una consolidata cooperazione, che si arricchisce ad ogni edizione, unendo, in un’occasione unica, i principali attori della cultura, della ricerca, della scienza, dell’università e dell’associazionismo locale e nazionale

Un’edizione, la 31esima – in programma dal 25 al 28 maggio a piazza Plebiscito a Napoli -, caratterizzata da numeri significativi. Nove padiglioni allestiti in piazza con 12 isole tematiche, 100 incontri con ospiti internazionali, esperti e ricercatori, circa 10mila dimostrazioni ed esperimenti con 2000 ricercatori coinvolti. La manifestazione è promossa da Città della Scienza e realizzata con la Regione Campania, le 7 università campane, il Comune di Napoli e il MIUR – Ufficio Scolastico Regionale per la Campania.

Conferenza stampa di Presentazione di Futuro Remoto 2017

Una festa della scienza per celebrare innovazione e tecnologia

Gaetano Manfredi, rettore dell’Università Federico II di Napoli e presidente della CRUI, ha sottolineato in apertura il valore della “grande manifestazione scientifica in collaborazione con il sistema universitario regionale. Futuro Remoto è un vero happening di partecipazione attiva. Il ruolo delle università deve essere anche quello di rafforzare il senso della partecipazione come trasmissione di conoscenza”. Vincenzo Lipardi, segretario generale di Città della Scienza, ha messo in evidenza il grande lavoro strategico realizzato da “centri di ricerca, università, scuole. Un lavoro che a Futuro Remoto troverà il palcoscenico ideale per coinvolgere e favorire la partecipazione. Inoltre – ha continuato – la Regione Campania ha lanciato la strategia RIS3, quindi in piazza riusciremo anche ad essere il luogo di presentazione delle linee strategiche e industriali per lo sviluppo del nostro territorio. Abbiamo allestito un’edizione particolarmente ricca, con numeri importanti e un programma orientato ai grandi temi strategici per la crescita: scuola, salute, lavoro, sviluppo scientifico e tecnologico, innovazione e startup”. “Il MIUR conferma il suo interesse verso questa manifestazione in grado di creare valore aggiunto perché riesce a creare una rete tra tutti gli attori del territorio, a cominciare dalla scuola”. A dirlo Luisa Franzese, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania.

Parola alle università

Cesare Pianese, dell’Università di Salerno, ha sottolineato la partecipazione in piazza dell’ateneo. “Porteremo – ha detto – le attività del nostro campus in piazza per realizzare una connessione anche fisica con i partecipanti”. Vincenzo Nigro, dell’Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, ha evidenziato la qualità di un “programma bellissimo che mette in evidenza il lavoro di rete dei diversi attori coinvolti”. Lucio d’Alessandro, rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, ha posto l’accento sul patrimonio come insieme di beni fruibili per la crescita sociale ed economica del territorio. “Puntiamo a sviluppare il tema delle connessioni partendo dall’approfondimento del legame tra patrimonio culturale e cittadino anche in chiave di digitalizzazione dei beni culturali”. Elda Morlicchio, rettore dell’Università Orientale di Napoli, ha evidenziato come “il tema delle connessioni per noi resta centrale perché vogliamo dimostrare come le scienze umanistiche possano andare di pari passo con le nuove tecnologie”. Filippo De Rossi, rettore dell’Università del Sannio, ha spiegato che “tra le tante missioni, le università hanno anche quella di favorire la propagazione della cultura per questo riteniamo strategica la partecipazione a un’azione di sistema come Futuro Remoto”.Futuro Remoto è una grande vetrina di tutti i principali attori impegnati a sviluppare ricerca. In questo scenario, grazie alle attività e ai laboratori, portiamo in piazza il meglio del nostro sistema ricerca, ha spiegato Alberto Carotenuto, rettore dell’Università Parthenope di Napoli.

Un incontro tra cultura e ricerca

Il consigliere delegato del governatore De Luca, Sebastiano Maffettone, ha evidenziato che “non si possono mettere cultura e ricerca da una parte e il popolo dall’altra, ci vogliono momenti di incontro tra la popolazione e chi fa ricerca per questo Futuro Remoto così importante“. In conclusione, il vicesindaco di Napoli, Raffaele Del Giudice, ha sottolineato che i cittadini “dai media ricevono tante notizie e hanno bisogno di strumenti per decodificarli. Futuro Remoto è un appuntamento che rappresenta i lineari strategici della nuova generazione”.

Presentazione Futuro Remoto

Scopri il programma

I numeri

31esima Edizione di Futuro Remoto, il Primo Festival della Scienza d’Italia

4 giorni di attività 25- 28 maggio

anno consecutivo a Piazza Plebiscito, nel cuore di Napoli

9 padiglioni

12 isole tematiche

100 incontri con ospiti internazionali, esperti e ricercatori per dialogare su temi di attualità

10.000 dimostrazioni ed esperimenti

550 realtà partecipanti

2000 ricercatori per mostrare quello che avviene ogni giorno nei loro laboratori

60 imprese per conoscere le nuove frontiere e le nuove sfide dell’innovazione tecnologica

100 scuole per trasformare la piazza in una aula didattica d’eccezione

+ 250.000 i visitatori attesi

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