Venerdì 4 marzo, nella data simbolo del terzo anniversario dell’incendio doloso che ne distrusse il Science Centre, 5000 persone hanno affollato Città della Scienza per partecipare alla presentazione dell’opera architettonica che dal prossimo dicembre diverrà “Corporea – il Museo del Corpo Umano”, primo museo interattivo in Italia dedicato ai temi della medicina, della salute, delle scienze e tecnologie biomedicali e della prevenzione, basato sulla sperimentazione diretta dei fenomeni da parte dei visitatori.
Una festa collettiva, quella del pomeriggio di venerdì 4 marzo, che ha visto insieme Istituzioni, mondo della ricerca, della cultura e cittadini, per il primo passo della rinascita: quello che doveva essere, quindi, l’ultimo tassello per il completamento di Città della Scienza – che può definirsi ormai il Parco dell’Innovazione napoletano – sarà invece il primo elemento del rilancio delle attività espositive e della ricostruzione del nuovo Science Centre dopo l’incendio di tre anni fa.
Migliaia di cittadini si sono così riappropriati di un luogo di diffusione della cultura e della conoscenza, partecipando alla cerimonia istituzionale, che ha visto la presenza del Ministro Graziano Delrio, del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, che il Presidente Silvestrini e il Consigliere delegato Lipardi hanno più volte ringraziato per la loro convinta partecipazione e per gli impegni che hanno preso a favore di Città della Scienza e, quindi, della rinascita di Bagnoli, che proprio dalla esperienza ormai venticinquennale della Fondazione Idis in quest’area, prenderà l’avvio.
La seconda parte della cerimonia di presentazione è stata all’insegna dell’arte e della cultura: hanno preso la parola Eugenio Bennato – allievo universitario, tra l’altro, del Professore Silvestrini e cittadino di quella Bagnoli che ricorda quando era luogo di lavoro della fabbrica e, quindi, di dignità sociale il quale ha poi introdotto il regista napoletano Bruno Colella, che ha presentato il suo ultimo film, “Myitaly” che parteciperà al Festival di Cannes e del quale è stato proiettato in anteprima un episodio girato proprio a Città della Scienza – nei giorni immediatamente seguenti il rogo – e avente come protagonista l’artista americano Mark Kostabi, che proprio nella sala Newton, dopo la proiezione, ha messo in scena una perfomance accompagnato dalle percussioni di Toni Esposito e ha dipinto dal vivo un’opera che ha donato a Città della Scienza e che andrà ad arricchire ulteriormente la collezione che la struttura già detiene; infine, l’intervento – acuto e chiaro – del progettista di Corporea, l’architetto Massimo Pica Ciamarra.
Sul piazzale antistante il nuovo bellissimo edificio, intanto, centinaia di associazioni, centri di ricerca, laboratori scientifici animavano – sul modello di una tradizione europea consolidata – il Picnic della scienza, presentando il meglio della ricerca scientifica campana.
A tutti loro, Vittorio Silvestrini e Vincenzo Lipardi hanno espresso un sentito “grazie” perché sono stati davvero in tanti che hanno aderito alla richiesta avanzata dalla Fondazione di essere presenti per mostrare il loro know how. A seguire, il “taglio del nastro” da parte del Fondatore di Città della Scienza Vittorio Silvestrini – che ha ricordato ancora una volta che “le idee non bruciano” – insieme al Consigliere Delegato di Città della Scienza Vincenzo Lipardi e al Direttore Generale Luigi Amodio.
Infine, introdotte dalla brava Valeria Aiello, le note e i suoni del Mediterraneo hanno acceso il palco della sala Newton con la musica di Claudia Megrè, Lello Savonardo, Mariano Bellopede, Rete co’ Mar, Yiki Pindi Rawelgue, culminate nell’esibizione di Eugenio Bennato con Carlo D’Angiò e Pietra Montecorvino.