Comunicati della Fondazione IDIS-Città della Scienza sugli incidenti di venerdì 7 novembre

Comunicato della Direzione – 9 novembre

Il Mattino di oggi riporta una dichiarazione del Vice Questore di Napoli Filippo Bonfiglio che afferma: “Chiedevano [gli organizzatori della manifestazione] di tenere un’assemblea dentro gli spazi di Città della Scienza. Un’ipotesi che abbiamo sottoposto alla direzione. Il rifiuto ha provocato il primo impatto con i manifestanti”. Tale ricostruzione non corrisponde alla verità dei fatti, poiché ribadiamo che nessuna richiesta di tenere un’assemblea, né da parte degli organizzatori, né da parte delle forze dell’ordine è stata mai avanzata a Città della Scienza.

Per verità dei fatti, un funzionario delle forze dell’ordine ha chiesto alla Direzione che una delegazione di 15/20 persone, scortata dalla polizia, potesse entrare negli spazi di Città della Scienza ed incontrare la direzione. Tale proposta è stata accettata.

Questa è la verità dei fatti, chiarisce le responsabilità, non criminalizza un movimento e la libera espressione democratica, serve ad isolare quelle frange violente che hanno attaccato Città della Scienza e aiuta a svelenire un clima che non serve a Napoli.

Comunicato della Direzione – 8 novembre 

Abbiamo letto con stupore le dichiarazioni di alcuni esponenti dell’Assise per Bagnoli e dei gruppi che hanno attaccato ieri Città della Scienza e alcuni dei quali il 16 ottobre scorso, utilizzando i varchi aperti della struttura, ne avevano già occupato l’Incubatore d’impresa.

Alla violenza gratuita messa in campo ieri si è aggiunta la menzogna: mai nessuno ha chiesto a Città della Scienza di tenere nei suoi spazi un’assemblea dopo il corteo. Una menzogna che serve solo a dirottare le responsabilità, anche personali, di aver trasformato un corteo pacifico e combattivo in un episodio di guerriglia urbana. Denunciamo, inoltre, che – sempre da parte dei soliti noti – sono stati pubblicamente fatti nomi e cognomi dei “cattivi” di Città della Scienza da buttare in pasto “al movimento”.

Chiediamo ancora una volta alla magistratura e alle forze dell’ordine di garantire la sicurezza e la vita democratica sul territorio di Bagnoli. Ringraziamo le forze di Polizia e i Carabinieri, che sono stati aggrediti e, rischiando sulla propria pelle, hanno salvaguardato assieme ai lavoratori di Città della Scienza l’incolumità delle migliaia di persone che vi si trovavano in quelle ore. Ringraziamo i cittadini che anche oggi hanno affollato le aree espositive e gli eventi di Futuro Remoto.

E non vogliamo immaginare di cosa potremmo stare parlando oggi se i cancelli di Città della Scienza fossero ieri stati sfondati.

Napoli non ha bisogno di ulteriori divisioni, ma di uno scatto che le permetta di riportare fiducia, lavoro e serenità ai suoi cittadini. Per questo abbiamo letto con soddisfazione i tanti attestati di solidarietà pervenuti da ogni dove e le dichiarazioni del Sindaco, del Vice Sindaco Sodano e dell’Assessore Piscopo che hanno duramente stigmatizzato quanto accaduto.

Ai violenti vogliamo ribadire che Città della Scienza non si fa intimidire, che le minacce al suo Presidente Prof. Silvestrini e ai suoi dirigenti non avranno effetto e che al contrario nei prossimi giorni, con le istituzioni tutte, presenteremo il bando di gara internazionale per la ricostruzione del Museo.

Comunicato della Direzione – 7 novembre 

Ancora una giornata nera per Napoli, per Bagnoli e per la democrazia.

Dopo l’attentato incendiario del 4 marzo 2013 che ha distrutto il Science Centre di Città della Scienza; dopo l’assalto alla manifestazione della CGIL del 1° maggio 2013; ancora una volta i violenti e le forze criminali della città hanno lanciato – utilizzando la manifestazione di oggi contro il decreto SbloccaItalia e la legittima protesta pacifica – il messaggio che Città della Scienza deve chiudere.

Violenti ben noti; che godono di una incomprensibile impunità e agibilità; spesso coperti da settori delle istituzioni, alcuni esponenti delle quali – e persino alcuni parlamentari – erano oggi al corteo.

Centinaia di bambini e ragazzi, semplici visitatori, partecipanti ai congressi in corso a Città della Scienza, centinaia di lavoratrici e lavoratori che erano all’interno della struttura, insomma migliaia di persone, sono stati presi in ostaggio e terrorizzati da settori violenti organizzati e pronti – da giorni evidentemente – all’assalto a Città della Scienza.

Ma la Napoli democratica non si farà intimidire da camorristi, violenti e sfascisti. Il mondo della scienza e della cultura non arretrerà di un passo, proseguirà le proprie attività, ricostruirà il Science Centre, contribuendo alla rinascita di Bagnoli, riportandovi lavoro vero contro precarietà, mattone selvaggio e deserto produttivo.

Per questo chiediamo alle istituzioni; a tutte le forze politiche, sindacali e sociali; al mondo della scienza e della cultura; alle associazioni e ai cittadini tutti, ancora una volta di far sentire la propria presenza nella sfida comune per la rinascita della nostra martoriata città.

Chiediamo alle centinaia di migliaia di persone che in questi ultimi anni ci sono stati vicini – e soprattutto dopo l’attentato incendiario – di mobilitarsi nuovamente a sostegno di Città della Scienza.

Chiediamo infine alla Magistratura di conoscere finalmente nomi e cognomi di chi ha incendiato il Museo e di garantire l’agibilità democratica sul territorio.

Share on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Share on LinkedInEmail this to someone