Giornata della Memoria: il dramma della Shoah, dell’Olocausto e gli effetti negativi sulla scienza

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La Giornata della Memoria ricorda il 27 gennaio 1945, giorno della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz e la scoperta del dramma della Shoah e dell’Olocausto di ebrei, rom, omosessuali, disabili, comunisti, slavi e dissidenti.
Non solo perdite umane: le leggi razziali hanno avuto effetti negativi anche sulla scienza. Sono infatti numerosissime le ricerche e gli studi che sarebbero stati svolti in Italia se agli scienziati ebrei non fosse stato impedito di esercitare.
Gli scienziati ebrei e, più in generale, i dissidenti, emigrarono dall’Italia e dalla Germania verso gli USA, andando a formare il nucleo del progetto Manhattan. È il caso di Albert Einstein (che non partecipò tuttavia al progetto nucleare), che lascia la Germania nel 1932, prima dell’escalation. Si pensi anche a Enrico Fermi, sposato con un’ebrea, a Emilio Segrè, a John von Neumann e a Fritz Haber.
Alcuni enti di ricerca (INGV, CNR e Accademia dei Lincei), in occasione della Giornata della Memoria, hanno inaugurato una “Pagina della Memoria”, una pagina web che vuole raccogliere le testimonianze e i documenti familiari, anche multimediali, sul drammatico impatto delle leggi razziali sulla comunità scientifica e accademica italiana.

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