Oggi si è tenuta al FabLab di Città della Scienza la giornata conclusiva della D.RE.A.M. Academy 2017. All’evento hanno partecipato, oltre al Commissario della Fondazione Giuseppe Albano, Mario Catalano Presidente di LegaCoop Campania e Raffaele De Rosa in rappresentanza di Inarcassa.
La Academy in Design and Research in Advanced Manufacturing è un programma di formazione avanzata sperimentato per la prima volta da Città della Scienza nel 2017. Si tratta di un corso della durata di 8 mesi, in cui a lezioni frontali sui temi della manifattura avanzata e del computational design, si sono affiancati specifici assignment per gli allievi. Ciascuno di essi è stato selezionato in base al proprio progetto di ricerca che ha poi potuto attuare, coi necessari correttivi, negli ultimi 3 mesi del programma.
La Academy ha visto il coinvolgimento di 14 studenti provenienti da Italia, Cina e Iran, in linea con le attività di internazionalizzazione che vedono Città della Scienza particolarmente impegnata verso i due Paesi asiatici. La faculty ha coinvolto, oltre al personale del FabLab, 14 docenti internazionali provenienti da tutta Europa oltre che da India e Stati Uniti.
Con la Academy, Città della Scienza intende contribuire concretamente alla formazione di professionisti e imprese sui temi dell’Industria 4.0, in linea con il Piano Nazionale Ricerca 2015/2020, la Strategia di specializzazione intelligente della Campania ed il Network 4.0 che sta costruendosi attorno ai Punti Impresa digitale, i Digital Innovation Hub e i Competence Centre.
Nel corso della mattinata i ricercatori, che hanno preso parte al percorso formativo della Academy 2017, hanno illustrato i propri progetti e presentato i prototipi realizzati.
Una giuria presieduta da De Rosa e Carla Giusti di Città della Scienza ha consegnato a Giuliana Califano il premio per il miglior progetto. Tale riconoscimento, del valore di duemila euro, è offerto proprio dalla Fondazione Inarcassa che ha anche corrisposto una borsa di studio a copertura parziale dei costi di iscrizione per uno dei professionisti discenti.
Il progetto vincitore, ANURA, è il frutto di un percorso di ricerca nell’ambito biomedicale che ha visto lo sviluppo di un prototipo di “patch transdermali” realizzate attraverso un mix biologico stampato in 3D, che rilascia dei principi benefici per la pelle, ha la possibilità di essere riutilizzato ed è biodegradabile.
Notevole è stato il contributo di CoopFond che ha erogato 7 borse di studio del valore di ottomila euro ciascuna per permettere al personale di altrettante Cooperative di formarsi sui temi della Fabbricazione digitale.
La giornata si è chiusa con la consegna dei diplomi ai partecipanti dell’edizione 2017.
