“Ricostruire il Science Centre di Città della Scienza è un imperativo, ma ancora più imperativo è farlo in tempi brevissimi e nel luogo in cui si trovava”: così il presidente della Fondazione Idis-Città della Scienza, Vittorio Silvestrini, ha aperto la conferenza stampa tenutasi questa mattina nel Centro Congressi di Città della Scienza. Dopo la visita, avvenuta ieri, del Ministro Francesco Profumo e del Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, il professor Silvestrini ha voluto rendere note le tempistiche della ricostruzione. Già da lunedì ripartirà il cantiere di Corporea, l’ultimo lotto funzionale di Città della Scienza, bloccato dal 2010 per mancanza di fondi. Il complesso di 5000 mq, pensato per ospitare un museo interattivo del corpo umano e un dome 3D, sarà inizialmente destinato, dalla sua apertura già entro la fine di quest’anno, a costituire il primo nucleo operativo della nuova Città della Scienza. Nel frattempo, entro l’estate partirà il cantiere per ricostruire lo Science Centre andato distrutto nell’incendio dello scorso 4 marzo. Il MIUR avrà il compito di coordinare le azioni del governo – del Ministero dello Sviluppo economico e di quello per la Coesione territoriale – per la ricostruzione. “In questi giorni è in corso il censimento delle risorse disponibili e l’avvio del processo di allocazione”, ha reso noto il professor Silvestrini. “Entro la fine del 2014 avremo la nuova Città della Scienza”.
Il consigliere delegato Vincenzo Lipardi ha voluto in primo luogo ricordare le motivazioni che hanno portato la Fondazione Idis a realizzare Città della Scienza e cioè riportare lavoro ed attività economiche a Napoli a partire dall’area di Bagnoli, un tempo cuore industriale della città. Perciò Lipardi ha voluto respingere tutte le polemiche sulla delocalizzazione della struttura, ricordando che Bagnoli ha bisogno di Città della Scienza come ha bisogno di servizi e strutture per l’occupazione e per il futuro dei giovani. “Non vogliamo vedere qui solo dei disoccupati abbandonati su una spiaggia”, ha ribadito Lipardi. La ricostruzione di Città della Scienza deve trasformarsi in un volano per risolvere la crisi che tutta Napoli sta vivendo in questo momento e per indicare un modello di sviluppo per l’intero paese. Anche Lipardi ha voluto sottolineare che Città della Scienza sarà ricostruita nello stesso luogo: “Abbandonare l’area in cui sorgeva il Science Centre sarebbe, anche sul piano simbolico, una resa nei confronti della criminalità”, ha dichiarato. Bagnoli, e in particolare la zona di Coroglio, rappresentano infatti “un’area preziosa con una memoria le cui radici affondano alle origini della civiltà umana”, dove inoltre nell’ultimo secolo si è fortemente radicata una grande comunità di lavoratori. Lipardi ha inoltre ricordato che tutti i dati riguardanti la Fondazione e le sue attività economiche sono assolutamente trasparenti e a disposizione della stampa, come testimoniato anche dal comitato dei garanti per la raccolta fondi in corso, costituito ieri. “La tragedia di Città della Scienza – ha concluso – dev’essere l’occasione per ricordare anche le altre emergenze che affliggono Napoli e le sue istituzioni culturali: dai cittadini della Riviera di Chiaia alla biblioteca dell’Avvocato Marotta, ancora in cerca di una sistemazione definitiva, al Teatro Mercadante che rischia la cessazione delle attività”.
Ha preso inoltre la parola Giorgio De Francesco, presidente della X Municipalità, che ha testimoniato la vicinanza non solo delle istituzioni, ma di tutti i cittadini del quartiere di Bagnoli, invitandoli a partecipare alla marcia di solidarietà che si terrà domani, domenica 10 marzo, dalle ore 9.30. Concludendo l’incontro, il direttore generale Luigi Amodio ha ringraziato la RAI per il suo sostegno in questi giorni (“Un posto al sole”, che ha Città della Scienza tra le sue location, ha voluto ricordare agli spettatori la raccolta fondi per la ricostruzione), le istituzioni, il presidente del CNR Luigi Nicolais, presente all’incontro, e i sindacati. Ha infine ricordato che martedì 12 marzo saranno a Città della Scienza il presidente e il direttore della rete dei musei scientifici europei ECSITE, per portare la solidarietà di tutti i musei scientifici europei. Già nei prossimi giorni saranno riaperte al pubblico alcune aree espositive temporanee.