“BRAIN – Il mondo in testa”

In un momento di grande attenzione alla sfida di decifrare i misteri del cervello umano – quest’anno gli Stati Uniti hanno lanciato la BRAIN Initiative e l’Unione Europea lo Human Brain Project, entrambi con un investimento di un miliardo di euro – Città della Scienza ha scelto di dedicare la mostra di punta di Futuro Remoto proprio al cervello. “Brain” è una mostra interattiva realizzata in collaborazione con il National Institute of Health, la Society for Neuroscience e la Dana Alliance for Brain Initiatives, per offrire al visitatore un viaggio interattivo e coinvolgente all’interno del cervello umano. In una sorta di “viaggio allucinante”, come nel leggendario film in cui i protagonisti venivano minizaturizzati e catapultati all’interno del corpo umano, con “Brain” i visitatori potranno camminare all’interno di un modello del nostro cervello, i cui straordinari fenomeni sono stati ingranditi per portarli alla nostra stessa dimensione: l’attività elettrochimica delle sinapsi diventa così un’autentica tempesta di fulmini, il meccanismo del sonno si trasforma in un videogame in cui l’obiettivo è far ricaricare le nostre batterie; e grazie alla realtà virtuale si potrà sperimentare l’inquietante sindrome dell’arto fantasma, un’illusione creata dal cervello nelle persone che subiscono l’amputazione di un arto. Sarà così possibile calarsi nei meandri più nascosti del nostro cervello, definito dagli scienziati “la cosa più complessa che esista nell’universo”. All’interno del percorso espositivo sarà presente un focus dedicato ai videogames e al loro rapporto con il cervello, realizzato da VIGAMUS, il Museo del Videogioco di Roma. Il visitatore scoprirà così i punti di contatto tra cervello e computer, ma anche cosa rende la nostra mente diversa da un elaboratore elettronico. È una delle domande a cui cercherà di rispondere lo Human Brain Project, come spiega Richard Walker, portavoce del programma europeo, che inaugurerà la mostra: creare un’enorme simulazione del cervello umano sfruttando la potenza dei supercomputer per comprendere le cause di malattie come l’Alzheimer o la depressione, e svelare i misteri della mente, dal pensiero cosciente al mondo segreto dei sogni. 

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