Presentazione del libro Casamicciola un laboratorio per la difesa dai terremoti | Sabato 25 marzo 2023

Presentazione del libro
Casamicciola un laboratorio per la difesa dai terremoti
Spie, Indizi, Riflessioni, Correlazioni
di Giuseppe Luongo, Elena Cubellis, Ilia Delizia
(Ed. Bibliopolis)

La sorgente dei terremoti di Casamicciola non è parte di una struttura tettonica a sviluppo regionale, ma è limitata allo strato crostale superficiale dell’isola d’Ischia, dove l’elevato gradiente termico rende le rocce duttili, incapaci di accumulare tensioni a profondità superiori a 2-3 km e pertanto tendono a deformarsi senza fratturarsi e generare terremoti. Gli studi sul terremoto del 21 agosto 2017 hanno consentito di individuare nel Monte Epomeo, che scivola verso il mare, la genesi del terremoto. La faglia lungo la quale è scivolato l’Epomeo, superando con il suo carico l’attrito con le rocce sottostanti, emerge nella zona collinare di Casamicciola, dove ha prodotto i crolli nell’abitato. L’analisi della sismicità storica dopo il silenzio eruttivo seguito all’eruzione del 1302, ha mostrato che i terremoti sono localizzati nella zona collinare di Casamicciola. Questa ripetitività ha stimolato l’attenzione per lo studio dei terremoti del 1796 e 1828 per verificare la persistenza della sorgente, di grande interesse per la valutazione del rischio sismico. È stata così avviata la ricerca sulle fonti archivistiche e documentali relative alle strutture danneggiate, con particolare attenzione agli edifici di maggiore rappresentanza della comunità, come la Chiesa Parrocchiale. I risultati ottenuti hanno mostrato una stretta analogia di tali eventi con il meccanismo del terremoto del 2017.
Gli autori, rilevata la persistenza della sorgente sismica nell’attuale fase di silenzio eruttivo, propongono la delocalizzazione del centro abitato di Casamicciola alta e la realizzazione nell’area epicentrale di un Centro di Ricerca Internazionale sulla genesi e sui meccanismi dei terremoti superficiali, caratterizzati da propagazione armonica delle onde, capaci di produrre intensi effetti distruttivi in aree epicentrali di limitato sviluppo. Tale Centro, destinato a Parco Scientifico Naturalistico delle Acque e della Memoria, avrebbe l’obiettivo di ravvivare la memoria e sviluppare la consapevolezza e la ricerca sulla difesa dai terremoti.

Cop_Casamicciola-def_001

Ne discutono:
Emma Buondonno (DiARC, Università di Napoli “Federico II”)
Mauro A. Di Vito (Direttore Osservatorio Vesuviano – Sezione di Napoli INGV)
Armando Mauro (Presidente Consorzio Form@)

Sabato 25 marzo ore 10.30 presso il IV piano di Corporea, Città della Scienza

Share on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Share on LinkedInEmail this to someone