Si è svolto oggi a Città della Scienza il convegno “Le vie dello sviluppo “, seconda tappa del Centenario dell’Unione Industriali Napoli. Al centro dei lavori una riflessione su due delle tematiche più rilevanti per le prospettive di sviluppo della città, del Mezzogiorno e dell’intero Paese: i processi di riqualificazione urbana ma anche le prospettive delle reti infrastrutturali meridionali.
“La scelta dell’Unione di tenere qui questa festa richiama l’attenzione sulla necessità di intervenire con decisione su nuove traiettorie di sviluppo. Se a Milano si fa l’Human Technopole, a Napoli possiamo creare a Bagnoli e nei Campi Flegrei il Parco della cultura, della Tecnologia e dell’Innovazione, un progetto che contribuisca in tre – cinque anni a creare 20.000 nuovi posti di lavoro”, ha sottolineato aprendo i lavori Vincenzo Lipardi, segretario generale di Città della Scienza.
“Nel 2016 solo il 22% delle imprese del Sud hanno ottenuto l’accesso al credito e solo il 4,8% l’ha ottenuto per intero. Questo frena lo sviluppo“. A dirlo l’ad di Invitalia, Domenico Arcuri, che su Bagnoli ha invitato ad ascoltare il rumore delle “macchine che stanno lavorando”.
“Siamo al terzo anno del ciclo di programmazione e ci promettiamo di essere molto più avanti, abbiamo già attivato oltre il 26% risorse disponibili“, spiega Claudio De Vincenti, ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, facendo il punto sulla programmazione dei fondi europei 2014-2020. “Su alcuni programmi – ha aggiunto – siamo oltre il 30 o il 40. Le cose si sono messe in moto, adesso il compito che abbiamo è, come si dice in gergo automobilistico, scaricare a terra tutto il potenziale che abbiamo messo in piedi”.
Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha evidenziato in conclusione il ruolo dei giovani nella costruzione di una visione del futuro: “La riflessione che dobbiamo fare è questa: nel mondo ci sono due categorie di persone, chi vuole essere qualcuno e chi vuole fare qualcosa. Noi dobbiamo essere orgogliosi di essere quelli che vogliono fare qualcosa“. “Città della Scienza – ha aggiunto – è il luogo simbolo di chi deve sognare e vuole reagire”.