Il 31 ottobre 2013 Giuseppe Mannuca moriva all’età di appena vent’anni in un incidente d’auto lungo la strada per Jesolo. Studente e insegnante di nuoto alla piscina del Parco della Bissuola a Mestre, Giuseppe aiutava non solo i bambini ma anche i portatori di handicap a imparare a nuotare. Un ragazzo che rappresentava quei rari modelli di altruismo per la nostra società, tanto da aver convinto Città della Scienza a dedicargli la stanza di Ames recentemente aperta nella nuova Officina dei Piccoli.
La stanza di Ames, che si trova in molti musei scientifici, sfrutta la sua particolare configurazione trapezoidale per produrre illusioni ottiche in grado di distorcere l’immagine della persona che si trova al suo interno. “Credo non ci sia sala più adatta”, ha dichiarato la madre di Giuseppe, Marina “visto che la frase di Giuseppe che sarà scritta sulla targa è questa: «Io ho molti dubbi, non so bene dove stia la verità, ma mi si dice di non temere e di continuare a ricercarla, sempre e comunque»“.
Quando seppe dell’incendio che distrusse il Science Centre di Città della Scienza il 4 marzo 2013, Giuseppe disse che gli sarebbe piaciuto avere dei soldi per donarli alla ricostruzione del Museo. Così, la famiglia ha deciso di destinare i soldi raccolti ai funerali del ragazzo a Città della Scienza. La targa in memoria di Giuseppe è stata scoperta mercoledì 12 novembre nel corso di un incontro la famiglia Mannuca.