Il professor Vittorio Silvestrini, presidente della Città della Scienza, in merito al dibattito che si è aperto sulla ricostruzione della struttura, nell’esprimere il suo stupore e la preoccupazione che l’incendio raggiunga il suo scopo – cancellare Città della Scienza e il suo Science Centre da Coroglio – chiarisce che Città della Scienza è organicamente inserita nel PUA di Bagnoli, come da approvazione del Consiglio Comunale, senza condizioni transitorie o ostative.
Il professore ricorda infatti che: “Il progetto per la realizzazione della Città della Scienza è stato approvato tramite Accordo di Programma, sottoscritto in data 11 marzo 1997 tra Regione Campania, Provincia di Napoli, Comune di Napoli con l’adesione della Fondazione Idis.
Tale atto seguiva le deliberazioni CIPE del maggio e del dicembre 1994 e il successivo Accordo di Programma del 28 Agosto 1996, sottoscritto fra Ministero del Bilancio e della Programmazione Economica, Regione Campania, Provincia di Napoli, Comune di Napoli e Fondazione Idis, con cui venivano individuate le coperture finanziarie dell’intervento”.
Il professor Silvestrini continua: “Il progetto era articolato in 4 lotti funzionali, sotto il controllo e la vigilanza della Regione Campania e del Comitato di Coordinamento dell’Accordo di Programma.
L’11 aprile 2007, a completamento del programma di realizzazione della Città della Scienza, è stato sottoscritto fra Regione Campania, Provincia di Napoli, Comune di Napoli e Città della Scienza SCPA onlus, con l’adesione della Fondazione IDIS, un nuovo Accordo di Programma ai sensi dell’art. 12 L.R. Campania 16/04, per la realizzazione dell’ultimo lotto funzionale relativo al Museo del Corpo Umano Corporea.
Con tale atto, nell’autorizzare la realizzazione di Corporea, si riapprovava il progetto complessivo di Città della Scienza che comprende il Science Centre nell’ex Vetreria Borbonica.
Il professor Silvestrini conclude: “La presenza di Città della Scienza nelle aree già Federconsorzi (sia lato mare che lato monte di via Coroglio) di proprietà della Fondazione Idis-Città della Scienza dal 1993, è quindi organicamente inserita nel PUA di Bagnoli, legittimamente approvato dal Consiglio Comunale, senza condizioni transitorie od ostative. Spero infine che davanti al fuoco e al messaggio drammatico che si è diffuso nel mondo, si smetta con un dibattito distruttivo che in 20 anni ha fatto male a Bagnoli e a Napoli e si guardi al bisogno di lavoro dei giovani e dei tanti disoccupati napoletani; all’enorme disagio sociale di questi tempi, ripartendo da Bagnoli e facendo dell’ambiente l’asse strategico per una rigenerazione produttiva e civile dell’area e della città”.