PECHINO 16-17 novembre

PECHINO

Pechino è la capitale e la seconda città più popolosa della Repubblica Popolare Cinese. L’intera municipalità ha le stesse dimensioni del Belgio e conta più di 19 milioni di abitanti: si tratta della capitale di Stato più popolosa al mondo. La municipalità di Pechino è una delle 4 che godono dello status di provincia ed è sotto il controllo diretto del governo centrale. È riconosciuta come il centro politico, culturale e scientifico della nazione, ma anche da un punto di vista economico si tratta di una città particolarmente dinamica.

Il Beijing CBD (Beijing Central Business District), situato nell’area di Guomao, viene spesso indicato come il centro economico della città: qui si trovano gli uffici di molte imprese, centri commerciali e appartamenti residenziali di prestigio. La Beijing Financial Street, nella zona di Fuxingmen e Fuchengmen, è un centro finanziario tradizionale, mentre anche le aree di Wangfujing e Xidan sono importanti distretti commerciali.

A Pechino si trova la “Silicon Valley della Cina”: è questo il soprannome che è stato dato all’area di Zhongguancun per via della notevole presenza di imprese informatiche, elettroniche e farmaceutiche. La crescita di imprese ad alta tecnologia è molto elevata, per questo motivo sono stati effettuati molti investimenti anche nella zona di Yizhuang, a sud-est della metropoli.

PROGRAMMA

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Partecipanti Cinesi – 17 novembre

Beijing - SIEE

China-Italy Innovation Cooperation Week - Pechino, Beijing International Convention Center

PECHINO 16 novembre
Sede – Beijing Riverside Hotel in Fengtai Science Park of Zhongguancun

Lunedì 16 novembre
Sede - Beijing Riverside Hotel in Fengtai Science Park of Zhongguancun

Inaugurata nella prestigiosa sede dello Zhongguancun Science Park a Pechino (la Silicon Valley della Cina) la nona edizione del Sino-Italian Exchange Event. La manifestazione, iniziata 10 anni fa grazie alla visione a lungo termine della Regione Campania, fa parte della della China-Italy Science, Technology and Innovation Week 2015. “Quando tutto è iniziato si guardava alla Cina solo per delocalizzare la produzione a basso costo”, spiega il Consigliere Delegato di Città della Scienza Vincenzo Lipardi. “Ora invece – prosegue – grazie anche alla collaborazione di Città della Scienza, si parla di un diverso livello cooperativo che riesce a essere mutualmente profittevole. Dopo dieci anni la scommessa è stata vinta”.

Circa 200 partecipanti italiani provenienti da 170 organizzazioni e altrettanti omologhi cinesi hanno animato un’intensa giornata di lavoro in attesa della cerimonia inaugurale di domani con il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini. Già in serata il Ministro ha voluto dare il suo messaggio di benvenuto alla delegazione italiana nel corso di un ricevimento in Ambasciata: “Tutte le imprese, le università, i centri di ricerca e le realtà presenti sono la rappresentazione del successo di questo percorso iniziato sei anni fa, ma a dire il vero anche prima. Sono la dimostrazione che quando si parla di Italia non ci si può più riferire solo alla cultura, ma anche all’innovazione. Speriamo di continuare a percorrere la stessa strada anche con questa edizione e di riuscire anche a fare qualcosa di più”, afferma la Giannini.

“Siamo davvero orgogliosi di aver dato il via a questa importante iniziativa sul matchmaking e il sistema innovativo che connette imprese, Università, centri di ricerca, cluster innovativi ed enti pubblici”, spiega Valeria Fascione, Assessore della Regione Campania all’Internazionalizzazione, Startup e Innovazione. “Speriamo con questa manifestazione di riuscire ad accendere i riflettori della Cina sulle opportunità da cogliere in una partnership con l’Italia sui temi scientifici e tecnologici, ma anche sui temi della produzione e della cultura. Le nostre eccellenze meritano di attrarre nuovi investimenti”, conclude Fascione.

I tavoli tematici hanno toccato dieci settori, tra cui lo scambio accademico e la divulgazione scientifica. In particolare, è stato prezioso il contributo offerto dalle Università Federico II, Seconda Università di Napoli, Suor Orsola Benincasa, Università di Salerno e Università del Sannio, i cui delegati hanno visitato in mattinata la Beijing Technology and Business University. Sul fronte della divulgazione scientifica, tema su cui è particolarmente forte la voglia di rinforzare i legami tra Italia e Cina, i partecipanti al tavolo di discussione hanno svolto un incontro molto fruttuoso che ha messo a punto la strada da seguire per poter meglio seguire quella strategia di “one road, one belt”, che sempre più lega la Cina all’Italia.

Martedì 17 novembre 
Sede - Beijing International Convention Center

Cerimonia di inaugurazione stamattina per la China-Italy Innovation Cooperation Week alla presenza del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini e di importanti personalità italiane e cinesi, come il Ministro della Scienza e della Tecnologia Wan Gang, il premio Nobel per la Fisica Carlo Rubbia e il Vicesindaco di Pechino Sui Zhenjang. Ad aprire la cerimonia è stato proprio il Ministro Giannini, secondo cui la parola chiave per il futuro è sempre più cooperazione: “Un grande lavoro è stato fatto, e si può ancora migliorare, grazie alla collaborazione congiunta tra Italia e Cina dalla formazione allo sviluppo. Nel contesto internazionale questo è un nuovo modello di via della seta che ha collegato per tanti anni Italia e Cina, in quella che viene definita come ‘one belt, one road’ grazie anche al lavoro del presidente Xi Jinping. Dietro questa decisione c’è una scelta culturale e politica molto forte che ci consente di avere una strada comune”, ha detto il Ministro.

Questo rapporto dalle radici lontane è molto importante nelle relazioni con la Cina, un Paese che ha fatto tantissima strada negli ultimi 50 anni fino a diventare la seconda potenza economica e tecnologica globale. “La strada percorsa dall’Italia è simile”, ha affermato ancora la Giannini. “Le nostre sfide sono comuni e sono le big challenges di welfare, istruzione, accesso al cibo e sostenibilità. La soluzione è un comune progetto fondato sulla collaborazione, sulle infrastrutture del sapere che costituiscono l’architettura della nostra società”.

L’Italia, ha spiegato ancora il Ministro, “è un Paese su cui scommettere, abbiamo la possibilità di un investimento nella formazione dei giovani già ampiamente dimostrato dai progetti messi in campo e che potranno aprire la strada a una esplosione degli spostamenti dei giovani cinesi verso l’Italia e viceversa. Mobilità dei mondi della ricerca, progettazione congiunta e occasioni di contesto sono momenti estremamente importanti, così come la possibilità di accesso comune ai fondi Horizon 2020″.

Nel corso della cerimonia è intervenuto anche il premio Nobel per la Fisica Carlo Rubbia che ha ripercorso la storia della civilizzazione cinese e le sue conquiste scientifiche che, in molti casi, hanno anticipato di parecchi anni quelle europee. Rubbia ha passato poi in rassegna la storia italiana come centro della civilizzazione dell’ovest in molti campi scientifici fino ad arrivare all’esempio di Galileo Galilei. “Ma è solo nel XX secolo, con Fermi, che l’Italia torna ad essere un grande partecipante della crescita tecnologica mondiale, così come la Cina. I due Paesi sono ora tra i motori della crescita scentifica e tecnologica a livello mondiale”, ha affermato il premio Nobel.

La cerimonia ha aperto il secondo giorno di lavori della China-Italy Science, Technology and Innovation Week 2015 ed è stata seguita dalla premiazione per chi negli anni si è distinto nei progetti di cooperazione tra i due Paesi, come ad esempio l’Assessore all’Internazionalizzazione, Innovazione e Startup della Regione Campania Valeria Fascione e il Consigliere Delegato di Città della Scienza Vincenzo Lipardi con il grande impegno dimostrato negli ultimi dieci anni per il rafforzamento dei rapporti bilaterali tra Cina e Italia. Sono stati inoltre sottoscritti alcuni memorandum tra partner dei due Paesi. Tra gli altri, CNR, ASI e Lazio Innova hanno firmato intese con alcune realtà cinesi sui temi della cooperazione scientifica, del transfer tecnologico e dell’aerospazio. Anche oggi la giornata è stata molto proficua per tutti i partecipanti alle sessioni parallele in programma, soprattutto per quanto riguarda la sessione sull’innovazione e l’imprenditorialità giovanile che ha visto le startup italiane impegnate in un roadshow che consentirà loro di ricevere ampia visibilità nel corso della settimana. Nel pomeriggio, spazio ai numerosi b2b in programma per dare un’occasione concreta di sviluppo a nuove possibili partnership tra realtà italiane e cinesi.

PECHINO 17 novembre
Sede – Beijing International Convention Center

Ambasciata d’Italia a Pechino

Municpalità di Pechino

Ufficio ICE di Pechino

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