A cura di Antonio Mastrogiacomo
Se consideriamo la musica come un gioco, allora i limiti non sono altri che le sue regole: non conosce motivi di separazione ma si fa luogo di inclusione. La conduction vuole ricucire il consumato strappo tra esecutori e pubblico in un fare musica aperto alle infinite possibilità del non ancora ascoltato. A nostra disposizione la voce come strumento orientato alla produzione di segnali