Dopo il successo della giornata inaugurale a Pechino, la XIV edizione della Settimana Cina-Italia della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione è proseguita oggi a Hangzhou, cuore pulsante dell’innovazione nella provincia dello Zhejiang. Sotto il tema “Dare slancio all’innovazione, costruire insieme un futuro sostenibile”, l’evento ha riunito i principali attori degli ecosistemi della ricerca dei due Paesi per esplorare nuove frontiere della collaborazione, nel quadro delle celebrazioni per il 55° anniversario delle relazioni diplomatiche e del Piano d’Azione per il Rafforzamento del Partenariato Strategico Globale (2024-2027).






La sessione istituzionale di apertura, tenutasi presso il China-Europe Talent Exchange & Innovation Cooperation Center (CEIC), ha visto i saluti di benvenuto delle massime autorità cinesi e italiane. Sono intervenuti Zhuang Jia, Vicedirettore generale del Dipartimento della Cooperazione Internazionale del Ministero della Scienza e della Tecnologia cinese, e Lou Xuejun, in rappresentanza del Dipartimento Provinciale della Scienza e della Tecnologia dello Zhejiang, che hanno sottolineato il valore strategico della collaborazione con l’Italia. Per parte italiana, il Vicedirettore generale della Direzione all’Internazionalizzazione del Ministero dell’Università e della Ricerca, Michele Mazzola, ha riaffermato l’impegno del Sistema Italia nel promuovere una diplomazia della conoscenza sempre più integrata e orientata ai risultati.
Nel suo intervento, Riccardo Villari, Presidente della Fondazione Idis-Città della Scienza, ha dichiarato: “Dopo il successo di Pechino, dove abbiamo siglato 14 nuovi accordi di cooperazione, alla presenza del Ministro della Scienza e della Tecnologia, Yin Hejun, e del Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. la Settimana prosegue a Hangzhou confermando la sua centralità nel partenariato strategico tra i nostri Paesi. Città della Scienza coordina con grande impegno questo dialogo che trasforma le idee in progetti concreti, costruendo ponti per la conoscenza e l’innovazione condivisa.”
L’apertura ha ospitato, tra l’altro, un keynote speech di alto profilo scientifico: Francesco Petracchini, Direttore del Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), ha presentato le strategie del CNR per un approccio integrato alle tecnologie ambientali, evidenziando il ruolo cruciale della ricerca per affrontare le sfide globali.






Il pomeriggio è stato interamente dedicato ai forum tematici, che hanno approfondito tre dei settori prioritari del Partenariato Strategico:
Scienze marine e scienze polari: il panel ha esplorato temi cruciali come la biodiversità, i cambiamenti climatici e il ruolo degli oceani come pozzi di assorbimento del carbonio. I contributi di istituzioni d’eccellenza italiane come la Stazione Zoologica Anton Dohrn e il suo Presidente, Roberto Bassi, il CNR-IRBIM con il Direttore Gian Marco Luna e il National Biodiversity Future Center con Luca Bolognini hanno dialogato con i partner cinesi per definire strategie comuni nella protezione degli ecosistemi marini e nella ricerca polare, un ambito di crescente interesse strategico globale.
Conservazione del patrimonio culturale e intelligenza artificiale: Il forum ha dimostrato come le tecnologie più avanzate possano servire alla tutela e valorizzazione della memoria storica. Esperti italiani, tra cui i professori Francesco Novelli del Politecnico di Torino e Antonella Poce dell’Università di Roma “Tor Vergata”, hanno presentato metodologie innovative che applicano l’AI al restauro programmato e alla fruizione educativa del patrimonio. Il dialogo con i centri di ricerca cinesi, specializzati nella digitalizzazione 3D e nei modelli multimodali, ha aperto la strada a progetti congiunti per la creazione di archivi digitali e per lo sviluppo di nuove forme di turismo culturale sostenibile.
Agricoltura tropicale: La sessione ha affrontato le sfide della sicurezza alimentare e della sostenibilità delle filiere agricole. L’intervento di Danilo Ercolini, Direttore Scientifico del Centro Nazionale Agritech, ha offerto una panoramica sulle nuove opportunità per l’agroalimentare, mentre i contributi di ricercatori del CNR con Livia Stavolone e di atenei come l’Università di Firenze Edgardo Giordani hanno illustrato soluzioni innovative per colture resilienti ai cambiamenti climatici e per la gestione sostenibile delle risorse. La sinergia con le accademie agrarie cinesi ha posto le basi per lo scambio di risorse genetiche e lo sviluppo di tecnologie “bio-chip” per un’agricoltura moderna e a basso impatto.
La giornata di Hangzhou ha consolidato l’impegno di Italia e Cina a tradurre gli obiettivi strategici in azioni concrete, favorendo il trasferimento tecnologico, la ricerca congiunta e la formazione di talenti. Le discussioni hanno evidenziato un forte allineamento sulle priorità globali, dalla transizione ecologica a quella digitale, rafforzando il ruolo della scienza come linguaggio universale di pace e progresso.
Il programma della Settimana si concluderà domani, 15 novembre, con una serie di visite tecniche che porteranno le delegazioni a conoscere da vicino alcune delle realtà più innovative del territorio, tra cui la Zhejiang Top Cloud AgriTech Co., Ltd., la China Academy of Art e il Museo vivente dell’artigianato di Hangzhou. Un’occasione per trasformare il networking di questi giorni in partnership operative durature.



LE CONCLUSIONI
L’interesse per questo evento è testimoniato dalle numerose e qualificate partecipazioni. Oltre 500 persone hanno preso parte alla prima giornata della Settimana e nuovi ricercatori, professori, start-uppers si aggiungono agli oltre 10.000 già coinvolti negli anni precedenti. Ieri a Pechino sono stati firmati 14 nuovi accordi di cooperazione tra centri di ricerca italiani e cinesi per un numero totale di accordi siglati durante le diverse edizioni (oltre 160).
Si conferma, infine, anche l’importanza degli Incontri One-to-One per aprire nuove strade alla collaborazione e per l’avvio di nuovi progetti comuni a partire dallo scambio di idee che tali Incontri garantiscono.
Fondazione Idis-Città della Scienza è impegnata, su incarico del MUR, nel ruolo di coordinamento dell’evento, sin dalla prima edizione della Settimana Cina-Italia. È un ruolo che Città della Scienza svolge consapevole della responsabilità che comporta e aderendo in pieno alle linee e agli obiettivi che con la Settimana Cina-Italia si vogliono perseguire in vista di un futuro solidale e sostenibile e per la valorizzazione dei beni comuni. Questi sono gli stessi valori che hanno animato l’azione di Città della Scienza sin dalla sua origine e che sono tradotti in una missione chiara e ambiziosa: diffondere la conoscenza scientifica e tecnologica come leva per uno sviluppo sostenibile, inclusivo e innovativo.