Si è svolto oggi, venerdì 31 ottobre, a Città della Scienza, il nuovo appuntamento del ciclo Future Lab di Futuro Remoto 2025, dal titolo “Cultura e Salute per un nuovo Cultural Welfare”. L’incontro ha offerto un’importante occasione di riflessione sul ruolo della cultura come motore di benessere, promuovendo una visione integrata tra salute, conoscenza e partecipazione sociale.
Nel corso dell’evento, si è discusso di come i musei e i luoghi della cultura stiano diventando veri e propri protagonisti del benessere collettivo, capaci di incidere sulla qualità della vita delle persone e delle comunità. Il concetto di cultural welfare è stato al centro del confronto, inteso come strumento per favorire il benessere psicofisico e relazionale attraverso esperienze culturali inclusive e partecipate, valorizzando la responsabilità sociale e il rispetto delle diversità.
Ad aprire il dialogo sono stati Paola Villani dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e Fabio Babiloni dell’Università La Sapienza, che hanno approfondito il legame tra neuroscienze, educazione e pratiche culturali come strumenti di benessere. La parte esperienziale dell’incontro ha visto protagonisti il musicista Marco Zurzolo e Vito Zurzolo dell’Istituto Kirone, che hanno guidato i partecipanti in un percorso musicale e sensoriale capace di esplorare le emozioni attraverso il suono e la percezione.
Il Future Design Lab, a cura dell’Hybrid Design Lab dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, con la partecipazione di Carla Langella, Giovanna Nichilò e Arianna Moxedano, ha proposto una riflessione progettuale sulle connessioni tra design, cultura e salute, ponendo l’accento sul ruolo dell’innovazione come motore di benessere sostenibile.
Hanno inoltre partecipato Francesca Nicolais e gli studenti della Laurea Magistrale in Psicologia dell’Università Federico II, impegnati nei corsi di Risorse Umane, Ergonomia Cognitiva e Neuroscienze Cognitive. I giovani ricercatori hanno presentato esperienze e idee nate dalla progettazione partecipata, dimostrando come il design e la psicologia possano dialogare per costruire ambienti più accoglienti e inclusivi.
L’iniziativa si è inserita nel percorso “Pratiche di futuro, da utilizzare nel presente”, che anima l’edizione 2025 di Futuro Remoto. Città della Scienza si è così confermata un laboratorio di innovazione sociale, luogo di confronto e sperimentazione dove elaborare futuri desiderabili a partire da gesti quotidiani consapevoli.
I partecipanti hanno condiviso riflessioni e proposte ispirate ai principi di Sviluppo Sostenibile e One Health, esplorando come trasformarli in azioni concrete nella vita di tutti i giorni — dal modo di muoversi e relazionarsi con l’ambiente, alle scelte di consumo e comportamento. Ogni gesto consapevole, è emerso, rappresenta un passo verso un nuovo modello di sviluppo fondato sul benessere individuale e collettivo.





