Tinkering Studio
Altra iniziativa di successo che ha rappresentato un importante momento di condivisione e compartecipazione progettuale è stato il “Tinkering Studio” – evento organizzato a Città della Scienza nei giorni 20 e 21 Giugno 2016 – , con la partecipazione di Luigi Anzivino, Tinkering Studio Content Developer dell’Exploratorium di San Francisco. Luigi Anzivino è un neuroscienziato che lavora come educatore all’Exploratorium, e più specificamente in uno spazio chiamato Tinkering Studio, finalizzato a offrire esperienze di apprendimento su scienza, arte e percezione umana che passano per la manipolazione di materiali. Nei due giorni a Città della Scienza, la presenza di un esperto del calibro di Anzivino ha fornito l’opportunità di portare avanti, in chiave produttiva, il concetto di sovrapposizione di competenze e condivisione dei saperi. Sviluppato a partire da esperienze e ricerche del MIT di Boston, il Tinkering – che significa grosso modo “armeggiare” per sperimentare – è una nuova metodologia educativa per l’apprendimento in STEM (science – technology – engineering – mathematics) con un forte potenziale per lo sviluppo di innovazione, creatività e motivazione. È in quest’ottica che i membri del FabLab e di Città della Scienza che hanno partecipato a questa iniziativa hanno potuto trarre riflessioni strategiche importanti non solo sul ruolo cruciale che Città della Scienza riveste nel facilitare l’accesso alla conoscenza scientifica e all’innovazione, ma anche sulle possibili metodologie da implementare in futuro per contribuire, da un lato, al perfezionamento delle attività già in essere e, dall’altro, allo sviluppo di metodologie di lavoro capaci di generare innovazione e conoscenza stessa in modo sempre più efficace. I partecipanti, sotto la guida di Luigi Anzivino e del team del FabLab, si sono cimentati nella costruzione delle “scribbling machine” – letteralmente: una macchina in grado di scrivere – usando motorini e diverse tipologie di materiali, condividendo abilità tecniche e mettendo in pratica idee per realizzare un dispositivo che si muove in maniera irregolare, disegnando i diversi spunti lungo il suo percorso. Secondo questa metodologia di lavoro, in questa attività ognuno è incoraggiato a diventare un ingegnere.