Cina: pronta per la medicina di precisione

Cartelle cliniche di milioni di pazienti, una formidabile capacità di sequenziamento del genoma e la promessa di un sostegno statale solido. La Cina si dice pronta a lanciarsi nel settore emergente della medicina di precisione, l’ultima frontiera in campo medico che utilizza dati genetici, fisiologici e clinici, e promette di personalizzare i trattamenti terapeutici. La dichiarazione arriva dalle pagine della rivista Nature, a un anno dall’annuncio del presidente statunitense Barack Obama della nascita della Precision Medicine Initiative.

La Cina, quindi, ha in programma qualcosa di simile al modello americano, ma ancora più grande. L’iniziativa sarà annunciata nel prossimo piano quinquennale, che sarà varato a marzo, e per ora le cifre ufficiali del finanziamento non sono ancora note. Potrebbero essere vicine ai 60 miliardi di yuan (circa 9,2 miliardi di dollari americani), grazie alla collaborazione di centinaia di progetti indipendenti, per sequenziare i genomi e raccogliere dati clinici.

Alcuni enti di ricerca e università, come la Tsinghua University, l’Università di Fudan e l’Accademia cinese delle scienze mediche, stanno già iniziando a metter su dei centri di medicina di precisione. L’ospedale West China della Sichuan University, per esempio, prevede di sequenziare 1 milione di genomi umani (circa la stessa cifra dell’intera iniziativa degli Stati Uniti), concentrandosi su dieci malattie, tra cui il cancro al polmone.

Le patologie target degli Stati Uniti, come della Cina, sono ovviamente quelle particolarmente letali, come tumori e malattie cardiache, anche se la Cina studierà i tumori più frequenti sul territorio, come il cancro al fegato e allo stomaco.

Grazie alla medicina di precisione, quindi, sarà possibile comprendere meglio come agiscono i farmaci su pazienti diversi, permettendo a ciascuno di ricevere la miglior terapia possibile, riducendo i rischi per determinate categorie di malati e massimizzano i risultati clinici. Ad esempio, è ormai chiaro che gli individui con una certa mutazione (frequente soprattutto nelle persone di origine asiatica) rispondono meglio al farmaco Tarceva® per il cancro al polmone, o ancora il farmaco Kalydeco™ (ivacaftor) è stato sviluppato grazie alla scoperta di una mutazione della fibrosi cistica, che ricorre nel 4% dei casi.

Sicuramente per lo sviluppo della medicina di precisone, la Cina può contare sui grandi numeri: un miliardo e mezzo di abitanti costituisce una mole di dati notevole, e facilmente potranno essere identificate mutazioni clinicamente rilevanti. Inoltre il paese della Grande Muraglia è anche primo al mondo in materia di sequenziamento genico: il più grande istituto di genomica al mondo, il BGI, si trova proprio a Shanzhen.

Ma la sfida cinese sulla medicina di precisione lascia spazio anche ad alcune perplessità. I ricercatori e le aziende farmaceutiche della Cina non hanno avuto molto successo nello sviluppo di farmaci fino ad ora, inoltre i patologi necessari per diagnosticare malattie specifiche scarseggiano nel paese. Infine i medici sono notoriamente oberati di lavoro: visitano 60-70 pazienti al giorno in media. Problemi, questi della sanità pubblica della nazione, che potrebbero compromettere l’obiettivo finale.