Le donne “svelate” del Marocco

Le donne “svelate” del Marocco
Le donne “svelate” del Marocco
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Sette donne marocchine sono le protagoniste della mostra foto-narrativa “Svelate” realizzata da Sara Borrillo e Michela Pandolfi. Le donne si “svelano” per un racconto femminile e al plurale di diverse pratiche di emancipazione. Si tratta di donne lontane dai più comuni stereotipi che vedono la donna musulmana sottomessa e velata, idea tipica di un Islam repressivo e retrogrado, e individuano nel velo il simbolo della sottomissione femminile. Il volto diverso della donna musulmana ha molteplici sfumature e nomi come testimoniano i foto-racconti di Fatima tassista di Casablanca, Kenza artista di strada, Asma medico e teologa femminista e ancora Sukaina fondatrice di un’associazione per lo scambio culturale, Najia responsabile di una Ong, Nadia leader islamista e fumettista, Fatha e Fatim artiste circensi. La mostra è un invito a guardare con occhi diversi le donne dei paesi arabo-islamici non dimenticando però problematiche come l’inferiorità sociale e giuridica vissute da queste donne. La mostra “Svelate” sarà allestita in occasione di Futuro Remoto nel dome Orizzonti Mediterranei, dopo essere stata inaugurata per la prima volta all’istituto di Cultura di Rabat nel marzo 2013 e successivamente esposta in Italia all’Università Urania di Merano, a Padova, Messina, a Sesto san Giovanni.
 

Quali sono gli strumenti utili per superare i numerosi stereotipi sulla donna musulmana? Conoscete storie di emancipazione di donne che vivono in questi paesi?
 
*L’immagine in evidenza è stata fornita da Michela Pandolfi

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