Progettazione e sviluppo di nuovi ibridi di pomodoro

Progettazione e sviluppo di nuovi ibridi di pomodoro
Progettazione e sviluppo di nuovi ibridi di pomodoro
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L’Italia detiene il  12% della  produzione mondiale di pomodoro e il 50% in Europa. L’importanza del pomodoro deriva dal  profilo nutrizionale: in un chilo di pomodoro possono esserci fino a 500 mg di pigmenti organici come i carotenoidi. Questi ultimi, però, non sono i soli a determinare il contenuto nutrizionale, che è determinato, invece, da un effetto sinergico di tutte le sostanze presenti, come le vitamine. I ricercatori, durante il corso degli anni, hanno studiato i diversi tipi di pomodori allo scopo di valorizzare questo frutto. Grazie alle nuove tecnologie è stato possibile ottenere ibridi di pomodoro eccezionali dal punto di vista nutrizionale: innanzitutto sono stati esaminati i vari tipi di pomodoro (non solo italiani, ma internazionali), poi sono stati  classificati secondo il proprio valore nutrizionale e, mediante una selezione accurata, sono stati scelti i due con il valore più alto, di cui uno italiano (il San Marzano) e uno straniero (Black tomato), dai quali  è nato il  ‘Super Pomodoro’. Dei pomodori, inoltre, si apprezzano le attività antiossidanti e le proprietà  antitumorali. Queste proprietà sono state individuate anche nei pomodori ibridi, in tutte le forme (pelati, concentrato e in polvere). Dati gli ottimi risultati ottenuti dal Super Pomodoro è stata presa in considerazione la possibilità di creare altre combinazioni. Del pomodoro viene fatto un ampio uso nelle industrie, all’interno delle quali si vengono a formare molti scarti (semi e bucce) dal valore molto basso, la cui valutazione non supera i  5€ al quintale. il valore degli scarti è spesso sottovalutato, ma è bene ricordare che anch’essi contengono vitamine, proteine e antiossidanti. Un altro utilizzo dei pomodori, con tecnologie particolari, è quello di ricavare film (membrane), con i  quali si possono realizzare ciotole o contenitori di media resistenza. I ricercatori hanno analizzato le piante di pomodoro nella loro interezza e sono giunti alla conclusione che nelle radici è presente un batterio in grado di far crescere la pianta. A dimostrazione di questo iniettando alcuni di questi  batteri si è osservata una consistente crescita delle piante. Infine, il pomodoro è condizionato in larga misura dall’ambiente esterno, infatti un’eventuale tossicità nel sottosuolo verrà riscontrata anche all’interno del frutto.
*L’immagine in evidenza è ripresa da Flickr

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