Le 100 Università più innovative al mondo

L’innovazione è la linfa vitale dell’economia globale, fondata sulla conoscenza. È la spinta all’avanzamento della scienza e della tecnologia. Termine abusatissimo nelle università come nelle aziende, ma difficilissimo da quantificare.
Ci ha provato l’organizzazione Thomson Reuters, tra le più potenti e importanti società nel campo dell’informazione economico-finanziaria, che ha stilato una classifica oggettiva delle 100 università più innovative al mondo, basandosi su dieci parametri misurabili e quantificabili. Tra i criteri ci sono ad esempio il numero di brevetti, che indica l’interesse dell’istituzione a proteggere e commercializzare le sue scoperte; e il numero di citazioni ottenute nelle pubblicazioni scientifiche, che danno invece una misura della ricerca di base effettuata dall’Università esaminata.

 

Le Università americane dominano la classifica

Delle 100 università più innovative al mondo, la metà sono tutte statunitensi: 50 su 100. Gli Stati Uniti, tra l’altro, hanno un alto primato: ricoprono i primi 9 posti della classifica. Insomma una top ten quasi tutta a stelle e strisce. E persino valutando la top 25 troviamo che le università americane sono ben 17 su 25. Al primo posto della classifica c’è la Stanford University, nel cuore della Silicon Valley in California: ha stracciato tutte le altre istituzioni in materia di innovazione e trasferimento tecnologico. Stanford è una fucina di innovazione che sforna hardware e software per computer: è qui che sono nati Yahoo! E il colosso Google. Si stima che tutte le società costituite dagli imprenditori di Stanford generino un fatturato pari a 2.700.000.000.000 di dollari l’anno. Si capisce bene, perciò, come Stanford abbia battuto altri colossi tecnologici come il Massachusetts Institute of Technology (MIT), finito al secondo posto, e la Harvard University, scesa al terzo posto.

 

Come si posizionano le Università del resto del mondo
Le restanti 50 università, invece, sono sparse un po’ in tutto il mondo. A seguire gli Stati Uniti come numero di Università piazzate è il Giappone, con il 9%, seguito da Francia e Corea del Sud con l’8 % ciascuno, e dalla Germania con il 6%.
Da notare cha Corea del Sud ha due università nelle prime 15 posizioni. La prima, la Korea Advanced Institute of Science & Technology (KAIST), chiude al 10* posto la top ten dominata dalle università americane. Subito dopo, al 12* posto, troviamo la Pohang University of Science & Technology con circa 8.300 Web of Science rapporti indicizzati.
Sottorappresentata la Cina, con un solo istituto al 72* posto: la Tsinghua University. Un posizionamento che stride con la recente impennata della Cina nell’attività brevettuale, che però è ancora in ritardo con i depositi intervanzionali. Uno scenario che probabilmente vedremo cambiare rapidamente. Assente completamente, invece, l’Italia.

 

Qui la classifica completa.