Sentire con la pelle

Sentire con la pelle
Sentire con la pelle
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Il nostro cervello riesce a percepire tutte le sensazioni tattili, che ci arrivano dal mondo esterno attraverso la pelle, e di reagire ad esse  in modo appropriato. La pelle è l’organo più esteso del corpo umano. Serve per proteggere il nostro corpo, consente di mantenere costante la temperatura corporea e impedisce la disidratazione del nostro organismo. La pelle però è anche uno degli organi sensoriali più importanti che ci consente di percepire il caldo, il freddo o le sensazioni di dolore. Nel derma ci sono moltissimi corpuscoli sensoriali che sono specializzati nel raccogliere le informazioni tattili che saranno poi trasmesse al cervello attraverso le varie fibre nervose sensitive. La sensibilità sensoriale cambia da zona a zona cutanea in base al numero dei ricettori presenti. Le labbra, la pianta dei piedi e i polpastrelli delle dita sono estremamente sensibili visto il numero altissimo di recettori. Non c’è da stupirsi quindi che la mano sia un organo sensoriale di contatto, che permette ad esempio ai ciechi di leggere toccando semplicemente i caratteri scritti in rilievo dell’alfabeto Braille! Vi siete mai chiesti perché avviene tutto ciò? La risposta è semplice! Infatti il nostro sistema nervoso ha una straordinaria capacità di codifica ed elaborazione e  in questo modo si costruisce sulla corteccia celebrale una mappa topografica del nostro corpo.

Avete mai pensato a come avvertiamo in modo diverso stesse sensazioni in base alla zona cutanea interessata o in che modo riusciamo a distinguere due diverse stimolazioni? Attraverso un semplice esperimento si può infatti calcolare il minimo discriminabile ossia la distanza minima alla quale due oggetti appuntiti che toccano contemporaneamente una zona di cute vengono percepiti come separati o meno. Se infatti si stimolerà la punta del dito con due stuzzicadenti posti a una distanza di 3mm, essi verranno percepiti come distinti. La stessa stimolazione fatta però sulla cute del braccio porterà a risultati diversi in quanto la maggior parte dei soggetti percepirà i due oggetti come una singola stimolazione.
 
Curiosi di capire le differenze percettive della nostra pelle? Sapete cos’è l’homunculus sensitivo? Per sapere di più vi aspettiamo a Futuro Remoto per l’attività coordinata dal Centro Interuniversitario di Ricerca in Neuroscienze dell’Università Federico II. Intanto aspettiamo di leggere vostre domande e spiegazioni
 
*L’immagine in evidenza è ripresa da Flickr

1 Commento

  1. Il tatto è probabilmente il senso più sottovalutato di tutti. La vista ci serve per vedere, l’olfatto per odorare e l’udito per sentire, ma il tatto ci aiuta a percepire di tutto con il nostro stesso corpo Percepiamo se qualcosa è pericoloso o no a seconda di come reagisce il nostro corpo. Il dolore ci fa cercare di evitare l’oggetto o l’essere che ci ha causato dolore, mentre sensazioni che provocano felicità ci fanno avvicinare ad esso. Il tatto causa tutte queste reazioni e noi non ce ne rendiamo conto. Potrebbe essere considerato anche il senso più importante di tutti a causa di questa sua particolare caratteristica.

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