FATEVI ISPIRARE E PEDALATE

A 25 anni quando ho cominciato a lavorare a Città della Scienza, ci venivo in motorino un mitico SI della Piaggio bianco. Abitavo a Bagnoli e per fare 2 km ero convinto che fosse il mezzo più conveniente. Cominciavo ad utilizzare la bici nel tempo libero, ma che potesse diventare dopo alcuni anni il mio mezzo di trasporto principale nel quotidiano era assolutamente impensabile.
Presidente di Città della Scienza era Vittorio Silvestrini, da sempre un visionario. I suoi ragionamenti, ti aprivano grandi quesiti.

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Ricordo di una volta che lo sentii parlare del tema dell’efficienza energetica dell’automobile. Ci invitava a ragionare su quanto fosse senza senso far sì che il corpo di una persona, ipotizziamo di 70kg, venisse trasportato insieme ad una carcassa di ferraglia di almeno una tonnellata, o addirittura anche due e mezzo come nel caso di un SUV. Per non parlare dei motori, decine e decine di cavalli, quando ne servirebbe mezzo di cavallo, o addirittura un asinello. E poi il combustibile che serve per l’alimentazione, i costi individuali di ogni automobilista (assicurazione, tasse, manutenzione, etc), quelli collettivi e soprattutto quelli ambientali. Per chi come Silvestrini, a partire dagli anni Settanta aveva speso energie per dedicarsi allo sviluppo dell’energia solare poteva essere scontato leggere quanto il tutto fosse collegato.
Intanto qualche anno anni fa si avviava una cooperazione scientifica tra alcuni science center su scala internazionale da Gerusalemme, a Brema, passando per Napoli e Ottawa. Dallo spunto del duecentesimo anniversario dell’invenzione della bici, si decise di progettare una mostra itinerante che raccontasse quanto questo mezzo di trasporto fosse attuale, efficiente, salutare e divertente.
Dopo le prime due tappe al Bloomfield Science Museum di Gerusalemme ed all’Universum di Brema, nel pieno fermento del movimento planetario del Friday for Future, che sta dando un contributo al cambiamento culturale delle giovani generazioni, la mostra #bike_it dal 25 Giugno arriva a Napoli, a Città della Scienza, nella sua unica tappa italiana e diventa un formidabile strumento per radicare questo cambiamento.
La mostra è un viaggio nel tempo, dalla bici di Leonardo alla riproduzione di una draisina del 1817, per poi correre veloce nel tempo passando per la mitica flying pigeon, venduta in 500 milioni di esemplari, con la quale il 70% della popolazione cinese si muoveva nel quotidiano, fino ad arrivare alla mobilità condivisa, con il bike sharing free floating di MoBike.
Tanto spazio all’innovazione, dalla bici senza raggi, a quella senza catena, alle ruote anti foratura.  È un viaggio anche attraverso le invenzioni che la bici ha influenzato: sensazionali le connessioni tra bici e aeroplano. Una carrellata di innovazioni, come quella tutta italiana del cambio Campagnolo, ma anche tanto spazio al divertimento con la possibilità di provare cargo bike, tandem, bici a tre posti, i biciclo di fine ottocento e tanto altro.
È una mostra che esalta le innovazioni che hanno contraddistinto l’evoluzione della bici fino ai giorni nostri e che nel contempo ispira nuove abitudini di mobilità urbana. I dati parlano chiaro: le nostre città hanno un tasso di motorizzazione allucinante, ogni dieci persone, sei possiedono un auto (compresi bambini ed allettati); il 75% degli spostamenti in città non supera i 10 km; in ogni auto viaggia in media poco più di una persona e la velocità media in ambito urbano non supera i 20km/h.
Intanto il cambiamento climatico avanza senza sosta. Respiriamo aria insalubre e lo spazio di suolo pubblico che veniva utilizzato per giocare per strada e passeggiare è occupato da automobili.
Si tratta di lanciare una grande sfida culturale. Come furono per me d’ispirazione i ragionamenti di Silvestrini, oggi la mostra più esserlo per il largo pubblico.
Il contesto è decisamente più propenso al cambiamento, sia a livello globale che locale. Per i giovani l’auto non è più status symbol e se avessero 30.000 euro piuttosto che comprarsi una nuova fiammante autovettura, preferirebbero una vacanza, come racconta una recente ricerca[1].  A Napoli, la rete delle ciclabili si allarga e la bici a pedalata assistita diventa un formidabile mezzo per dare la possibilità di mettere in sella tutti, di qualsiasi età e con qualsiasi livello di preparazione atletica.
Ed allora fatevi ispirare da #bike_it  e cominciate a pedalare!

[1] Fonte Alix Partners 2015

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