Come si comunicano oggi la scienza e l’innovazione

Lisbona, Padiglione della conoscenza, Ciência Viva. Prima dei social e del digitale, la scienza e la tecnologia si raccontavano in prevalenza attraverso riviste, incontri, mostre. Oggi l’uso intenso, soprattutto per la generazione Z, di smartphone, social media, piattaforme online, e per i più grandi, del virtuale e dell’intelligenza artificiale rende particolarmente urgente aggiornare le modalità del racconto e della comunicazione anche per questi temi. Lo hanno stabilito anche la “Nuova Agenda Europea per le Competenze” della Commissione europea e il “Piano d’azione per l’istruzione digitale”, che sottolineano la necessità di ripensare la relazione tra la trasformazione digitale e la comunicazione della scienza e dell’innovazione, nell’ottica di coinvolgere ed educare i cittadini.

Le competenze per comunicare la ricerca e l’innovazione promuovendo l’interesse, l’educazione, il dialogo e il coinvolgimento dei cittadini sono state al centro del terzo meeting nella sede dell’Agenzia nazionale per la Cultura scientifica e tecnologica Ciência Viva, a Lisbona, del consorzio del progetto SciCo+, il 30 novembre scorso, che ha coinvolto organizzazioni in Italia, Irlanda, Portogallo, Romania e Svezia. È stato un evento partecipativo e di confronto con università, centri di ricerca, musei, e aziende, proprio per capire il quadro delle competenze fondamentali per i nuovi profili professionali nell’ambito della comunicazione avanzata della scienza e dell’innovazione.
Nel corso dell’iniziativa è stato presentato il primo numero della rivista scientifica “Nuove Frontiere della Comunicazione della Scienza, modelli, metodologie, competenze innovative per la transizione digitale nel settore della comunicazione scientifica”. La rivista, trimestrale, ha come promotrice e coordinatrice la Fondazione IDIS-Città della Scienza e offre spunti di riflessione, aggiornamenti e approfondimenti su tutti i temi legati all’innovazione nella comunicazione scientifica, con notizie sul progetto ma anche interviste di esperti, approfondimenti, notizie su convegni, mostre, rassegne, conferenze, mostre, rassegne, seminari in Europa e nel mondo. Gli autori sono tutti componenti delle organizzazioni che formano il partenariato SCI-CO+ e, per il primo numero, rappresentano esperienze attuate nel corso della pandemia, alcuni dei risultati raggiunti dal Progetto SCI-CO+.

La versione digitale sarà a breve sul sito www.scicoplus.org.

I partner del progetto Sci-Co+ “High Professional Skills for Advanced Science Communication”, che è un’iniziativa Erasmus+, sono Fondazione IDIS Città della Scienza (Napoli, capogruppo del partenariato), Fondazione Mondo Digitale (Roma), Università Degli Studi di Napoli Federico II (Napoli), Distretto ad alta tecnologia per i beni culturali – Databenc (Napoli), Trinity College Dublin (Dublino, Irlanda), Ciência Viva (Lisbona, Portogallo), Università Politecnica Bucarest (Bucarest, Romania), Navet Science Center – Sverige (Borås, Svezia). I partner del Progetto Sci-Co+ utilizzano proprio gli strumenti digitali che avvicinano le persone alla scienza e alla tecnologia, come siti web, video, giochi, app, corsi online, esperienze interattive, ambienti virtuali 2D e 3D, esperienze di realtà virtuale (VR), realtà aumentata (AR) e ologrammi, oltre ai tradizionali percorsi formativi e partecipativi della comunicazione scientifica in presenza, come mostre, festival, eventi di formazione. Tra i temi del progetto acquisire consapevolezza su come le diverse tecnologie influenzano le modalità di produzione, distribuzione e consumo dei contenuti culturali, inclusi gli stili, i formati, le tecniche e i modelli comunicativi considerando che la comunicazione scientifica non sfugge a tali trasformazioni, anzi risente di una certa difficoltà di adattamento alla dimensione digitale e online.

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