È uno dei componenti più vitali e vulnerabili del sistema Terra e, fin dai tempi degli antichi greci, la regione che si affaccia sul grande “mare ghiacciato”, con i suoi lunghi inverni e l’alternarsi di fenomeni astronomici come l’aurora boreale e il sole di mezzanotte, ha affascinato l’uomo. L’Artico è il protagonista della nuova mostra inaugurata oggi nello Spazio Galilei di Città della Scienza, alla presenza di Massimo Inguscio, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Valeria Fascione, Assessore all’Internazionalizzazione, Startup e Innovazione della Regione Campania, Vittorio Silvestrini, Presidente della Fondazione Idis – Città della Scienza. Fabio Trincardi, Direttore del Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente del CNR, ha tenuto una conferenza dal titolo “Artico: i cambiamenti in atto, le sfide e la ricerca”.
“Artico Viaggio interattivo al Polo Nord” è una mostra suddivisa in quattro aree: L’Artico nel sistema globale che illustra le caratteristiche geografiche dell’Artico, delle popolazioni che vi abitano e la storia delle esplorazioni; la Ricerca: osservare e comprendere il sistema Artico, che evidenzia le principali attività di ricerca che l’Italia conduce in Artico e in particolare a Ny Ålesund, nelle Isole Svalbard, dove il CNR gestisce la stazione di ricerca “Dirigibile Italia”; la Vulnerabilità e resilienza in cui si affrontano temi relativi all’ecosistema artico quali l’inquinamento chimico, la deplezione dello strato dell’ozono, i rischi connessi alla degradazione del permafrost; la Governance dell’Artico che descrive la struttura organizzativa degli organismi internazionali, di cui anche l’Italia fa parte, che gestisce la programmazione scientifica e politica in Artico. Ognuna di esse è composta da pannelli illustrativi con testi, immagini, grafici, video e exhibit interattivi.
L’Artico è un’area molto importante per la ricerca scientifica: le sue caratteristiche geografiche e l’ambiente, relativamente incontaminato, permettono di studiare i cambiamenti climatici e gli effetti del riscaldamento globale. Le aree polari risultano, infatti, particolarmente sensibili a qualsiasi modifica, sia di tipo naturale, sia provocata dall’uomo, e sono quindi delle ottime sentinelle in grado di fornire chiare indicazioni dell’andamento in atto nel sistema climatico terrestre.
La mostra è stata ideata e realizzata a cura di: CNR – Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente; CNR – Direzione Generale Ufficio Comunicazione Informazione e Urp; CNR – Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima; CNR – Istituto per le Tecnologie Didattiche.
La tappa napoletana è a cura del CNR – Direzione Generale Ufficio Comunicazione Informazione e Urp in collaborazione con Fondazione Idis-Città della Scienza.