“Start up, la sfida del Mezzogiorno” è stato il tema del forum promosso e organizzato da Il Mattino che si è svolto oggi presso la sede di via Chiatamone. È l’occasione per un confronto tra le migliori start up innovative di Napoli e della Campania e i rappresentanti del governo, del credito, dell’imprenditoria.
Al forum sono intervenuti infatti il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Graziano Delrio, l’aministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri, il presidente dei Giovani industriali di Confindustria Marco Gay, il direttore generale del Banco di Napoli Bruno Bossina, il responsabile Sud di Unicredit Felice Delle Femine, l’economista della Universtà Federico II Fabrizio Vona, il consigliere delegato di Città della Scienza Vincenzo Lipardi, l’ex assessore regionale ai trasporti Ennio Cascetta. Il dibattito è stato preceduto dalla presentazione di alcune delle migliori esperienze di start up innovative del territorio.
Il ministro. Nel suo intervento al Mattino il ministro Delrio ha risposto alle domande dei giovani delle Start Up. «Il nostro paese – spiega Delrio nella sala Siani – deve aiutare chi vuole mettersi in gioco. Siamo in grado di fare cose straordinarie in Italia. Oggi viviamo in una stagione favorevole per il Mezzogiorno d’Italia: abbiamo risorse pubbliche importanti (54 miliardi in sette anni) e buona parte di questi fondi sono a disposizione per piccole imprese, ricerca e innnovazione e per i giovani».
I fondi. «Dobbiamo però fare attenzione a non frazionare i fondi regione per regione i fondi altrimenti rischiamo di impazzire così – ha spiegato Delrio – e dobbiamo trovare poche misure semplici in modo che chi si approccia e vuole provarci sia in grado di farlo in modo semplice. Inoltre è necessario cercare dei luoghi dove dare spazio alle start up: serve una fisicità. Bagnoli è un chiaro esempio di uno degli hub di cui abbiamo bisogno».
La burocrazia. «Abbiamo un ambiente burocratico ostile rispetto all’incontro con le persone di talento. Il nostro compito è quello di tarare la macchina pubblica per consentire ai cittadini di esprimere il loro valore, il loro potenziale. Dobbiamo garantire sicurezza a chi decide di mettersi in gioco. Vanno armonizzate tutte le necessità mettendo sempre al centro il cittadino» ha spiegato Delrio.
Bagnoli. «Su Bagnoli siamo in ritardo – ha spiegato il ministro – ed è colpa nostra. Il ritardo di Bagnoli non è però di alcuni mesi ma di anni. Cerchiamo di aiutare i progetti che già ci sono e che stanno andando avanti, mentre alcuni cantieri sono ripartiti.
Porto. «Il Porto di Napoli è decisivo, abbiamo nominato il comandante Basile come commissario: il 70% delle importazioni arriva via mare e altrettante partono via mare. I porti non vano sottovalutati specialmente i grandi Hub come il porto di Napoli. E’ il secondo porto dopo Messina per passeggeri ma anche uno dei più importanti per trasporto merci. Si tratta di una delle chiavi di volta per lo sviluppo del mezzogiorno. In un paio di settimane partiremo con la nomina dei presidenti delle autorità portuali, che saranno meno rispetto al presente».