Raccontare l’invisibile. Storie di modi differenti di stare al mondo.

Di seguito una descrizione del progetto “Ultravioletto” che verrà presentato il 18 dicembre a Città della Scienza presso il Teatro Galilei, alle ore 11.30.
Maggiori info sul programma del weekend del 17 e 18 dicembre 2016 a Città della Scienza.

La luce ultravioletta non è visibile all’occhio umano. Ma il nostro corpo ne subisce gli effetti.Le farfalle sono invece in grado di percepire l’ultravioletto. Questo le aiuta nella ricerca del cibo e del partner. Viviamo immersi in una realtà parziale e percorriamo la mappa che di essa abbiamo tracciato. Ma il territorio è infinitamente più vasto dei sentieri usuali e il confronto con gli altri ci insegna nuove strade. Attraverso il tessuto della loro narrazione, Roberta Balestrucci e Imma Napodano ci permettono di immergerci in un rione Sanità ormai invisibile, riscostruito attraverso la memoria storica delle persone originarie del quartiere. I loro ricordi sono intrecciati con le suggestioni evocate da parole ormai sconosciute nei bambini del laboratorio teatrale di Pizzicalaluna.

Giochi di un tempo rivisitati e ricostruiti arredano la scena insieme alle opere del maestro Mono Gonzalez, di Tono Cruz e di Francisco Bosoletti.

Uno spettacolo per permettere a tutti di diventare farfalle e vedere l’invisibile.

Ultravioletto è un progetto dell’associazione il Fazzoletto di Perle sostenuto dalla Fondazione di Comunità San Gennaro e dalle persone del rione Sanità.

Ha collegamenti in tutta Italia attraverso attività artistiche e educative.
E’ iscritto al Jane Goodall’s Roots & Shoots Program, un programma internazionale per l’impegno ambientale ed umanitario ed è rivolto ai giovani di tutto il mondo con l’intento di migliorare la conoscenza del territorio e promuovere attività e progetti per favorire la salvaguardia dell’ambiente e l’integrazione culturale

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