Shenzhen

DREAM-Shenzhen

In Italia, le nuove tecnologie della manifattura digitale rappresentano una sfida per il nostro tessuto produttivo. Di fronte a un cambiamento tecnologico è fondamentale conoscere l’effettiva diffusione di queste tecnologie all’interno della manifattura del Made in Italy e l’impatto che esse possono produrre in termini di crescita, redditività e occupazione e per posizionarsi strategicamente a livello internazionale. Non a caso, la capacità delle imprese del Made in Italy di soddisfare una domanda mondiale sempre più varia e complessa ha sostenuto la crescita dell’export negli ultimi anni. In Cina questa tematica è riuscita ormai a conquistarsi un posto privilegiato sia perché rappresenta già da tempo la fortuna di tanti makers che, grazie ai mercati online orientali o ai prodotti importati, hanno potuto usufruire di elettronica a basso costo e a svariati modelli di stampanti 3D economiche sia perché vi è sempre di più un’attenzione da parte degli organi statali per l’innovazione in cui spunta anche la frontiera della stampa 3D.

Situata quasi alla frontiera con Hong Kong, Shenzhen è il paradiso delle aziende tecnologiche, grazie anche a un’amministrazione che ha saputo mettere in atto un sistema di aiuti per le imprese e attirare investimenti. Aziende da tutto il mondo, non a caso, stanno trasferendo i propri uffici in questa città, dove Deng Xiaoping ha istituito, nel 1978, una delle zone economiche speciali per sperimentare le nuove riforme economiche. A Shenzhen si trova il più grande e importante mercato per la vendita di componenti elettronici, lo Huaqianbei, in cui sono molto attive sia le grandi imprese (tra cui Samsung, Lenovo, Sony, Asus, Huawei) che le start-up dell’elettronica che acquistano microcontrollori, resistenze, condensatori, diodi, relè, led, per fare qualche esempio. Vincenzo Lipardi, Consigliere Delegato di Città della Scienza, ha presentato il nascente FabLab di Città della Scienza ad un pubblico cinese particolarmente interessato nella “Sessione Sino-Italiana”.

Un approfondimento, Shenzhen e Pechino: Città della Scienza all’ITTC 2015

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Progetto “Città della Scienza 2.0: Nuovi prodotti e servizi dell’economia della conoscenza” finanziato dal MIUR a valere sulle risorse del FISR – Delibera CIPE 35/2014 – CUP: G64B140000100005.