Il distruttivo sciame sismico che la notte del 24 agosto 2016 ha interessato l’Italia centrale si è verificato nella zona di confine tra Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria. In particolare una prima e più violenta scossa di Magnitudo 6,0 è occorsa alle 3:36 ora italiana nel territorio del comune di Accumoli in provincia di Rieti. A questa sono seguite diverse repliche fra le quali una di Magnitudo 5,3 con epicentro nella piana di Castelluccio nel comune di Norcia.
Come evidenziato dai segnaposto riportati nell’immagine satellitare a fianco (da Google Earth) gli epicentri delle scosse principali sono disposti lungo un allineamento con direzione NNO-SSE evidenziando una faglia o un sistema di faglie dirette attive in accordo con la dinamica distensiva che caratterizza l’evoluzione tettonica dell’Appennino centrale.
Nell’immagine che segue, la registrazione continua effettuata nel corso della notte dalla stazione sismica di Città della Scienza dove sono ben visibili numerose scosse e, in particolare, le due più violente verificatesi rispettivamente alle 1:36 e alle 2:33 ora di Greenwich.
La seguente immagine, invece, riporta la scossa principale di Magnitudo 6,0 e sono evidenziati i primi arrivi delle onde P ed S che hanno raggiunto la stazione di Città della Scienza con uno sfasamento di poco più di 28 secondi, in accordo con la distanza epicentrale di circa 225 Km.
La stazione sismica NCDS di Città della Scienza è stata installata con finalità didattiche nell’ambito del progetto europeo School Study Earthquakes che vede coinvolte organizzazioni di ricerca ed educative di diversi paesi dell’Europa sud orientale.
L’ultima immagine riporta le registrazioni della scossa principale effettuate dalle stazioni della rete sismica del progetto collocate presso l’Osservatorio Nazionale di Atene e Città della Scienza a Napoli, oltre che presso le sedi delle altre organizzazioni partner del progetto in Turchia, Bulgaria e a Cipro.