Da Huawei al gemellaggio con l’isola di Hainan, dalla visita del presidente XI Jinping alla missione della Regione in Cina, dagli accordi commerciali con le imprese sarde fino allo scouting di questi ultimi mesi da parte di gruppi di imprenditori interessati a investire nell’isola in chiave turistica. Il rapporto fra Sardegna e Cina negli ultimi anni si è decisamente consolidato. Tanto che è stata proprio la Sardegna la meta scelta dal presidente Xi Jinping in occasione di uno scalo tecnico in Italia durante una trasferta intercontinentale: le immagini di quella visita sono state diffuse in tutti gli angoli della Cina, e hanno incuriosito numerosi imprenditori che la scorsa estate hanno visitato l’isola in vista di loro possibili investimenti. Un rapporto oggi suggellato dalla scelta di Cagliari come tappa finale della settimana Italia-Cina della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione, il più grande evento europeo di internazionalizzazione fra i due Paesi. Una scelta che è allo stesso tempo un riconoscimento delle competenze presenti nell’isola e un’occasione di crescita e business per le imprese sarde.

UN RAPPORTO CRESCIUTO ANCHE DAL PUNTO DI VISTA COMMERCIALE – “Abbiamo lavorato in questi anni per intensificare questo rapporto anche dal punto di vista commerciale ed economico nei settori dell’alta tecnologia e dell’agroalimentare”, dice il Vicepresidente della Regione Raffaele Paci. “Pensiamo a Huawei, gigante dell’alta tecnologia che ha scelto il parco tecnologico di Pula per i suoi investimenti di oltre 20 milioni di euro in un laboratorio di ricerca sulle Smart and safe city unico in Europa, o ad Alimenta, che in Cina esporta il 95% della sua produzione di latte ovino in polvere per neonati e che grazie a un accordo societario con la cinese Blu River Dairy ha programmato investimenti per 40 milioni nei prossimi 10 anni in Sardegna”.

SICUREZZA ALIMENTARE, AMBIENTE, NUOVE TECNOLOGIE – Sicurezza alimentare, ambiente, nuove tecnologie per la cattura della CO2: su questi temi il dialogo fra Sardegna e Cina è costante. “La visita del presidente Jinping abbiamo voluto fosse un’occasione per rilanciare i rapporti commerciali fra le nostre terre, per far apprezzare le nostre eccellenze e creare i presupposti per altri importanti accordi commerciali. Vogliamo affermare il nostro export, attrarre sempre più investitori internazionali, far arrivare turisti cinesi che qui troverebbero ambiente e qualità della vita unici al mondo. Con il presidente Jinping e durante la nostra missione in Cina nel 2016, abbiamo poi avuto la possibilità di parlare degli altri nostri punti di forza: penso alla sicurezza alimentare, prioritaria per il governo cinese, alle politiche per l’ambiente e la sua tutela, alle nuove tecnologie per la cattura di CO2, al turismo e alla ricerca per le Smart & Safe City”, ricorda Paci. “C’è poi anche il gemellaggio con l’isola di Hainan: turismo ma anche agricoltura, tecnologia, cultura, alimentazione, arte  e artigianato sono i punti di forza del protocollo d’intesa che impegna la Regione e Hainan allo scambio di informazioni ed esperienze in tutti i settori di reciproco interesse”. Un accordo i cui contenuti sono stati ribaditi in occasione dell’Expo di Milano e del più recente Expo di Hainan.

L’ISOLA DELLA LONGEVITÀ, OFFERTA UNICA AL MONDO – “Vogliamo spingere le nostre aziende a crescere, rafforzarsi, fare filiera per sfidare i grandi mercati internazionali come quello cinese, un mercato sconfinato che offre infinite possibilità. Perciò abbiamo messo a punto una serie di strumenti finanziari dedicati esclusivamente a questo obiettivo, perché siamo sicuri di avere nei nostri prodotti la carta vincente e dobbiamo aiutare gli imprenditori sardi a raccogliere la grande sfida del mercato globale. Vogliamo che nuove imprese si aprano al mercato cinese. Allo stesso tempo diciamo anche agli imprenditori stranieri che la Sardegna, terra della longevità, ha nel suo insieme un’offerta assolutamente unica al mondo”, conclude il vicepresidente Paci.